Nuovo Centro accoglienza migranti San Cesareo, D'Acuti critico con la Raggi: "Convoca sindaci d'area e non si presenta"

Pubblicato: Venerdì, 28 Luglio 2017 - redazione attualità

MONTE COMPATRI (attualità) - Oggi l'incontro saltato a palazzo Valentini. Convocazione alle 11,30, rinvio alle 13.10...

ilmamilio.it

"Una procedura negoziata e una riunione saltata. Sono gli ingredienti dell’assurda gestione della vicenda su un nuovo centro migranti. L’area individuata sarebbe quella di San Cesareo, Comune limitrofo alla nostra Monte Compatri e ad altre cittadine dei Castelli Romani. Per discutere di questa vicenda, eravamo stati convocati dal sindaco metropolitano, Virginia Raggi". Parole, su Facebook, del sindaco di Monte Compatri Fabio D'Acuti. Si tratta di un nuovo hub, di un Cas o di uno Sprar?

Una riunione, comunque, che era stato proprio ilmamilio.it ad annunciare (LEGGI l'articolo di ieri).

"Un’ora di attesa nella sala consiliare di Palazzo Valentini. Poi il nulla. La grillina Raggi, prima chiama i rappresentanti istituzionali di 120 tra città e paesi, dopo non si presenta alla riunione: una scortesia istituzionale superata solo dalla gravità del fatto di non aver potuto discutere del sistema di accoglienza; tema che rischia di generare effetti negativi, dal punto di vista sia dell’ordine pubblico che sociale, nella nostra area.

asdFrascati lunga

Gravissimo che una riunione convocata alle 11:30 sia stata di fatto rinviata con una comunicazione via pec, fatta partire solo alle 13:10. Un fatto che segue lo strano percorso di individuazione dell’area di San Cesareo. L’avviso pubblico è stato fatto nel novembre dello scorso anno, seguito da un altro nel febbraio 2017.

Una gara, assegnata alla cooperativa Virtus tramite una procedura negoziata, che ha visto “un’offerta di posti inferiori alle effettive necessità”, scrive la Prefettura. Che “per garantire l’equilibrata distribuzione degli ospiti”, d’imperio decide di trasferirli tutti nel Comune guidato da Franco Panzironi.

La nostra contrarietà a questo sistema di accoglienza è ribadita per due motivi: indisponibilità di strutture idonee; certezza che aumentare la quota di migranti sul nostro territorio ci esporrebbe a problemi sociali, economici e di ordine pubblico.  Questa emergenza non può essere scaricata su di noi: deve essere affrontata e risolta una volte per tutte nel cuore pulsante dell’Unione europea, a Bruxelles dove il peso del governo italiano è inesistente".