La maxi discarica di rifiuti tossici ad Aprilia via Velletri: 15 in carcere

Pubblicato: Giovedì, 27 Luglio 2017 - redazione cronaca

discarica apriliaVELLETRI (cronaca) - L'operazione della Squadra mobile di Latina denominata "Dark site" ha portato alla scoperta della ex cava trasformata in sito di stoccaggio per scarti di ogni tipo

ilmamilio.it

Una maxi operazione della Direzione distrettuale antimafia di Roma che ha scoperto una ex cava nei pressi di Aprilia trasformata in discarica nella quale venivano stoccati rifiuti anche tossici concentrati a Velletri e poi trasferiti nella località pontina. Un traffico di rifiuti illeciti smascherato dalla Squadra mobile di Latina che ha portato oggi alla notifica di 22 provvedimenti restrittivi dei quali 15 in carcere. Tra gli indagati anche imprenditori ed insospettabili.

"Una cava dismessa di pozzolana, al confine tra la provincia di Roma e quella di Latina, trasformata in una discarica per rifiuti pericolosi.

È quanto è stato scoperto dalla Squadra mobile di Latina e dalla Polizia stradale di Aprilia, coordinate dallo Sco (Servizio centrale operativo). L’operazione “Dark site” è partita nel 2016 dopo una segnalazione in cui si denunciava un via vai di mezzi pesanti su una stradina di campagna senza via di uscita, anche in orari notturni.

Ventidue i provvedimenti restrittivi richiesti dalla Direzione distrettuale Antimafia ed emessi dal GIP presso il Tribunale di Roma nei confronti dei componenti di un’organizzazione criminale specializzata nel traffico illecito e sversamento di rifiuti pericolosi speciali.

I reati contestati sono quelli relativi all’ambiente, la fittizia intestazione di beni, il riciclaggio e l’associazione per delinquere.

Riprese video e intercettazioni telefoniche hanno messo in luce un centinaio di sversamenti di rifiuti ora al vaglio di tecnici per valutarne la pericolosità.

Questa mattina, nel corso dell’operazione è stato sequestrato il sito gestito da due uomini, padre e figlio, in cui lavoravano diversi operai. Gli operai preparavano il terreno facendo delle grandi buche che poi ricoprivano frettolosamente appena riempite con i rifiuti, per non lasciare traccia.

Fondamentale per il buon esito dell’indagine è stata la collaborazione con la Polizia stradale e il servizio aereo della Polizia.

I mezzi pesanti viaggiavano con titoli di viaggio apparentemente regolari ma le indagini degli uomini della polizia stradale hanno svelato la falsità degli stessi. Le riprese dall’alto, effettuate dal Reparto volo, sono state indispensabili per identificare tutta l’area del sito che sarebbe stata impossibile circoscrivere da terra essendo l'area estesa e distribuita in un territorio impervio.

Un’indagine anche sullo stato patrimoniale delle società coinvolte ha permesso di definire l’entità dei guadagni illeciti e del notevole risparmio che le società avevano, non pagando una procedura di smaltimento regolare.   Infatti il “risparmio” che derivava dall’attività ha permesso alle aziende di crescere economicamente e gli investigatori hanno accertato il passaggio per alcune di loro da semplici ditte a società con notevoli aumenti di capitale sociale.

Il materiale da sversare veniva portato direttamente al sito da operai delle società implicate oppure i gestori della cava, con i propri mezzi, mandavano a recuperare direttamente a domicilio il materiale da smaltire. Sono stati sequestrati 200 mila euro in contanti, quote societarie, fabbricati ad uso civile ed industriale e terreni per svariati milioni di euro". Questa la lunga relazione postata dalla Polizia di Stato sulla pagina Facebook, da cui è preso il frame del video postato.

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Questi i nomi degli arrestati:

Piattella Antonino, nato a Roma, 53 anni;
Piattella Riccardo, nato a Velletri (Roma), 22 anni 
Lanari Roberta, nata ad Aprilia, 51 anni; 
Bacci Elio, nato a Trevi nel Lazio (Fr), 64 anni
CarnevaleDonatella, nata a Velletri (Roma), 53 anni 
Carnevale Catia, nata a Velletri (Roma) , 48 anni
Bernacchia Giampiero, nato a Frascati (Roma), 48 anni; 
Sestini Remo, nato a Roma, 51 anni; 
Moreschini Stefano, nato a Roma, 59 anni; 
Lucidi Sante, nato a Valle Castellana (Te) , 59 anni; 
Lucidi Dario, nato ad Aprilia (Lt) , 32 ani; 
Cogoni Riccardo, nato ad Aprilia (Lt) 28 anni; 
Manzini Alberto, nato ad Aprilia (Lt) 59 anni; 
Martino Antonio, nato a Sant'Agata dè Godi (Bn) , 52 anni; 
Bonci Paolo, nato ad Albano Laziale (Roma) 47 anni; 

divieto di dimora nei Comuni di appartenenza con obbligo di firma per:

Santioni Carlo. nato a Gualdo Tadino (Pg) 73 anni; 
Esanu Cristineì nato in Romania , 51 anni; 
Puca Aldo, nato a Tearw (Ce), 32 anni

Telesca Patrizio, nato ad Aprilia (Lt), 36 anni; 
Papi Alessandro, nato in Genzano di Roma (Roma), 35 anni; 
Olteaunu Karly Ninel, nato a Craiova (Romania) 33 anni.

Un'inchiesta sulla quale, infine, riportiamo il commento del consigliere comunale di Albano Laziale e dirigente Pd Luca Andreassi, da qualche settimana commissario del circolo Pd di Frascati.

"La notizia meriterebbe l'apertura di tutti i telegiornali e le prime pagine dei giornali cartacei ed on-line. La notizia riguarda la scoperta da parte delle forze dell'ordine di una cava dismessa in provincia di Latina trasformata in un'enorme discarica per rifiuti tossici con decine di camion e macchinari utilizzati per il trasporto e l'interramento immediato delle sostanze pericolose.

Qui spazio a considerazioni ce ne è davvero poco.
1. Parliamo di disastro ambientale. Interrare rifiuti tossici significa inquinare irreversibilmente un territorio.
2. Nel 2017, a pochi km da casa nostra, pochi km dalla Città eterna c'è qualcuno che pensa ancora che fare soldi con i rifiuti equivale a scavare una buca, buttandoci dentro tutto. Ignaro, o peggio consapevole ma disinteressato, del fatto che si stia distruggendo un territorio con tutte le persone che ci vivono.
3. Viviamo in un territorio in cui il 30 giugno del 2016 l'impianto TMB di Roncigliano è andato a fuoco. Il 5 maggio 2017 è andato a fuoco l'impianto ECO X a Pomezia. Stiamo aspettando in entrambi i casi le risultanze delle indagini della magistratura. Oggi ad Aprilia si smantella una organizzazione che sotterra rifiuti tossici per non smaltirli. Insomma, non sono un complottista, ma qualche sospetto inizia a venire anche a me.
4. Per contrastare questo fenomeno, la politica, tutta la politica deve fare forte comune. A difesa dei propri territori. Lo vado dicendo da anni. E le pene per i colpevoli di questi scempi devono essere esemplari. Rapide ed esemplari.