Ivan Cottini il guerriero. L'unico ballerino al mondo in attività affetto da sclerosi multipla

Pubblicato: Mercoledì, 23 Maggio 2018 - Marzia Mancini

cottini ivan1FRASCATI (attualità) - L'ex modello marchigiano che in una mattina qualunque della sua vita si è svegliato non vedendo più da un occhio, qualche settimana dopo arriva la terribile diagnosi. L'amore sbocciato in ospedale, la paternità lasciando tutti i farmaci e il "titolo" 

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È sempre stato un ribelle sin da piccolo, non parliamo alle scuole superiori quando iniziava ad affacciarsi al mondo e a coltivare i suoi sogni, pensando a progetti futuri. Per perseguire i suoi obbiettivi è andato anche contro la sua famiglia che avrebbe voluto che avesse portato a termine gli studi universitari, Ivan Cottini invece non ha ascoltato nessuno ed ha intrapreso il lavoro da modello. Con ostinazione va avanti riuscendo a togliersi qualche soddisfazione, si fidanza stabilmente e conduce una vita frenetica piena d’eccessi e di divertimenti, si sente forte ed invincibile, fino ad una mattina… Era un giorno del marzo del 2013 e al suo risveglio non era più lo stesso. Improvvisamente non vede più dall’occhio destro. All’inizio Ivan non si preoccupa più di tanto e non ne fa parola con nessuno ma dopo la persistenza del sintomo, confessa il suo malessere ai suoi cari ed è subito allarmismo. Dopo quattro settimane e i dovuti controlli medici arriva il responso che nessuno di noi vorrebbe ricevere, la diagnosi è sclerosi multipla in stato avanzato. Il guerriero coraggioso tutta ad un tratto si è sentito, per la prima volta nella sua vita, perso, vulnerabile e tanto piccolo di fronte alla malattia.

In seguito al responso i ricoveri furono tantissimi e soprattutto molto lunghi, la sua famiglia stavo morendo insieme a lui, questa non è una malattia individuale ma risucchia dentro chiunque gli sia vicino.

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Ivan perde tantissimi chili a tal punto che i lavori da modello vengono passati ad altri e lui rimane fuori da quell’ambiente tanto desiderato. Numerose sono le persone e le amicizie che lo abbandonano. Persino la sua fidanzata storica decide di lasciarlo! Sempre più solo, Ivan cade in depressione e vorrebbe farla finita, dal quarto piano dell’ospedale dov'era ricoverato, viene trasferito per motivi di sicurezza al pian terreno e seguito costantemente da psicologi ma in una notte del 31 dicembre, dopo l’ennesimo pianto di sua madre, scatta qualcosa in lui e decide di dire basta! Queste sono le parole che cominciano ad attraversare la sua mente: “Non sono pronto a fare il malato, voglio rimboccarmi le maniche e riscrivere una nuova storia”. Investito da tanta energia, cancella il suo passato e le sue vecchie pagine social, creando un nuovo profilo per riaffacciarsi al mondo con due foto in ospedale che lo ritraggono intubato. La didascalia che le accompagna è chiara ed esprime tutta la sua determinazione: “Oggi sono questo, non ho paura e sono pronto a riprendermi ciò che ho perso”. In quella notte la rivoluzione fu tale che i pazienti, gli infermieri ed i medici del reparto non poterono che rimanere a bocca aperta. In quel mese fu organizzato il primo toga party ospedaliero, corse notturne nei corridoi ed infermiere che facevano la fila per congratularsi con lui...

Grazie ai social networks, riesce a conoscere una ragazza che purtroppo, fuori dall’ospedale, riuscirà a vedere solo una volta perché poi verrà colpito da una ricaduta e dovrà rientrare in ospedale per un mese. Nonostante tutto, il peggioramento di Ivan non sembra essere un deterrente per la donna alla quale è interessato ed è proprio in ospedale che inizia la loro storia d’amore, la loro prima cena insieme è in ospedale, si fidanzano ufficialmente in ospedale e la prima volta che fanno l’amore è in un bagno durante l’orario di visite serali.

Il sorriso torna a splendere sul volto di Ivan e con lui un nuovo e grande desiderio, quello di diventare padre ma con il cocktail di farmaci che è costretto ad assumere, è del tutto impensabile. Pertanto, sospende autonomamente le cure esponendosi consapevolmente a gravi rischi ma ciò non gli importa e la sua voglia di diventare padre diventa la cura per la sua malattia. Così il 26 settembre 2015 nasce Viola e l’ex modello si prende la sua rivincita su tutti, sfila in ospedale sorretto da due amici, ora con la nascita della bambina si sente guarito ed è pronto a tornare a camminare. La notizia fa il giro d’Italia e viene contattato da tanti giornali. Ivan diventa un esempio per tutti, diviene il protagonista della sua vita e non lascia che sia la malattia a decidere di cambiare la sua esistenza. Poco dopo trasforma questo messaggio in fatti concreti, affrontando delle prove sportive. Per primo, sfida Filippo Magnini a nuoto, poi Massimo Ambrosini del Milan a calcio, sale sul ring di box e gioca a tennis in sedia a rotelle, fino a diventare ad oggi, il primo malato al mondo di sclerosi multipla che fa il ballerino.

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Ovviamente queste prove non sono semplici per lui e lo debilitano notevolmente, a tal punto che la famiglia non l’appoggia più in questa campagna sociale ma lui va avanti... Il comitato paraolimpico gli dà una menzione speciale, è richiesto dal Presidente della Repubblica e persino dal Papa che durante una cerimonia benedice il malato ribelle e la sua piccola Viola. Riesce a prendersi un bel riscatto anche nell’ambito della moda quando gli chiedono di posare per un calendario benefico Unicef. Da lì a poco diventerà un’icona sociale e presterà il suo volto e corpo (che continua ad allenare ogni giorno da seduto con l’aiuto della sua mamma) per tanti progetti benefici.

Sta inoltre concretizzando un progetto per il trasporto dei malati e una legge regionale per asciugare il sudore delle famiglie che come la sua, faticano tanto per non far mancare nulla al malato che purtroppo grava sul nucleo familiare.

La sua storia viene presa come insegnamento in tante scuole dove gli studenti lo ascoltano con grande ammirazione. Sembrerebbe assurdo ma oltre a chi lo stima c’è anche chi lo insulta e chi gli fa recapitare lettere con minacce, questo incide sulla sua famiglia e sulla sua vita sentimentale ma lui va avanti e vuol mostrare al mondo che si può essere felici anche se malati.

Vuol portar a termine un calendario che probabilmente sarà il suo ultimo lavoro per il quale si mostrerà con il corpo seminudo, tenendo in braccio sua figlia Viola.

Ora ha due sogni...Far tornare il sorriso alla sua famiglia e veder crescere Viola felice per il maggior tempo possibile. Secondo Ivan: “La vita è bella ed ogni giorno vale la pena di viverla anche se malati”.

Oggi sul suo corpo son presenti 88 tatuaggi che rappresentano le cose belle che gli sono capitate in questi trent'anni, così non le potrà mai dimenticare, visto che questa, è una malattia che porta via i ricordi…