Grottaferrata, avanti l’iter per l’individuazione del ‘partner’ di coprogettazione dello Sprar-migranti: progetto da quasi 3 milioni di euro per il 2019-2021

Pubblicato: Lunedì, 21 Maggio 2018 - Fabrizio Giusti

Immagine correlataGROTTAFERRATA (attualità) – Entro la fine di settembre ci sarà il progetto esecutivo. Da gennaio 2019 confermati i 76 rifugiati in città

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Dopo le delibere e il dibattito in città (fermo per la verità ad una discussione in sede di consiglio dopo una mozione di Città al Governo) prosegue l’iter per l’attuazione dello Sprar a Grottaferrata. Una determina dirigenziale, nei giorni scorsi, ha dato una ulteriore spinta all'attuazione del provvedimento. Entro il 30 settembre 2018 l’amministrazione intende presentare la proposta progettuale relativa alla attivazione dei servizi di accoglienza per i titolari di protezione internazionale e richiedenti nonché titolati di permesso umanitario per nuclei familiari e nuclei familiari monoparentali, anche con figli minori, per numero di 76 posti.

Il Comune di Grottaferrata ha aderito alla convenzione tra comuni associati e la XIa Comunità Montana come Centrale Unica di Committenza ed ha ritenuto di procedere all’affidamento dell’appalto per procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa a costo fisso. Avviati dunque gli adempimenti necessari per la trasmissione alla Cuc al fine di espletare le procedura di gara. La data presunta di inizio del servizio di coprogettazione è il 31 agosto 2018, al fine di presentare il progetto definitivo entro la fine di settembre 2018. Il regime di accoglienza, se tutto andrà per il verso giusto, potrebbe aver inizio dal 1° gennaio 2019.

Il soggetto partner avrà l’obbligo di reperire abitazioni, ovvero appartamenti diffusi sul territorio, al fine di evitare la concentrazione e permettere l’integrazione degli ospiti. Qualora non risultasse possibile reperire appartamenti in numero sufficiente, saranno utilizzate delle strutture ricettive situate in centro abitato e ubicate in luoghi collegati con il trasporto pubblico. Il partner dovrà garantire che il numero degli delle persone accolte non sia più di 10 per abitazione, predisponendo un ‘regolamento’ interno all’abitazione e un ‘contratto di accoglienza’ individuale così come previsti al Manuale operativo curato dal servizio centrale.

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Definite anche le condizioni materiali, come l’attività preordinata all’acquisto di generi alimentari per la preparazione dei pasti da parte dei singoli nuclei familiari, per il vestiario e la biancheria, per il ‘pocket money’ mensile, l’accompagnamento finalizzato alla conoscenza del territorio o all’effettivo accesso ai servizi locali, quali l’assistenza socio sanitaria. Il partner ha l’obbligo anche di garantire il vitto, rispettando le tradizioni culturali e religiose delle persone accolte; garantire l’iscrizione ai corsi di alfabetizzazione, l’apprendimento e il consolidamento della lingua italiana, l’inserimento scolastico dei minori, favorire l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, nonché al mercato privato degli alloggi attraverso azioni di promozione, supporto e mediazione tra beneficiari e locatari. Tra le tante attività, anche finalità di inclusione sociale con partecipazione dei migranti nell’associazionismo locale. Prevista la formazione per l’inserimento lavorativo con particolare incremento delle attività per la collettività con il coordinamento fornito dagli uffici comunali e dagli operatori economici.

Le azioni dello Sprar saranno finanziate dal Fondo Nazionale per le Politiche ed i Servizi dell’Asilo per il 95% e per il 5% dal Comune di Grottaferrata mediante l’apporto lavorativo di figure professionali e delle unità di personale amministrativo coinvolte. L’importo complessivo per i servizi, calcolato sulla base di un costo pro capite ‘pro die’ di 35 euro, sarà in ogni caso pari al finanziamento concesso dal Ministero.

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Il costo complessivo del progetto Sprar sarà di 2 milioni e 900 milioni di euro dal 2019 al 2021. Nel disciplinare di gara il Comune di Grottaferrata si riserva il diritto di non partecipare al bando del Ministero dell’Interno o non affidare la gestione, non dando così luogo all’attivazione di quanto previsto in sede di presentazione del progetto, ovvero di interrompere o ridurre in qualsiasi momento una o più delle attività in conseguenza di interruzione o riduzione del budget assegnato o per altra ragione motivata. Potranno partecipare al bando tutte le attività del Terzo settore come le associazioni, le organizzazioni di volontariato, gli enti di promozione sociale, le cooperative sociali, i consorzi di cooperativa, le fondazioni, gli enti di patronato.

C’è una considerazione politica da fare a margine. Il nuovo governo potrebbe modificare, secondo quanto predisposto nel contratto di governo, le indicazioni fin qui assunte sui criteri di accoglienza, visto che potrebbero tornare i centri di identificazione ed espulsione. Ogni procedura potrebbe quindi subire un rallentamento, avere una decurtazione del budget, essere completamente rivista sul piano formale e di approccio.

Lo Sprar di Grottaferrata, essendo destinato a rifugiati, avrà comunque un valore effettivo perché nelle istanze del nuovo governo non c’è una opposizione verso coloro che effettivamente sono venuti in Italia per motivi di guerra o di persecuzione politica o di etnia, tuttavia c’è la possibilità che nel 2019, anno in cui effettivamente il progetto dovrebbe partire, che il quadro generale delle politiche di accoglienza sia decisamente cambiato o in procinto di cambiare.

habby lab1

 

 

 


Commenti  

# grottaferratamia 2018-05-21 17:40
i cittadini di grottaferrata non sono tutti d'accordo con questa decisione, sono stati praticamente tenuti all'oscuro fino all'intervento quasi casuale dell'assessore alle politiche sociali in un consiglio comunale, limitandosi a leggere un "comunicato"

ps. se il quadro politico nazionale cambia, i soldi finiscono e la mia grottaferrata ha 79 persone in più da sfamare/integrare/etc etc..e chi paga li?
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