Dalla fototessera al selfie. Dal selfie alla... cabina per fototessere

Pubblicato: Mercoledì, 16 Maggio 2018 - redazione attualità

dedem3ARICCIA (tecnologia) - La Dedem lancia la nuova app per stampare dalle proprie macchine gli scatti immortalati col cellulare

ilmamilio.it - comunicato stampa

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Le cabine per fototessera, questo oggetto un po’ magico che ha appena compiuto 55 anni e dal 1962 fotografa le facce di tutti gli italiani , dal 17 maggio diventerà una sorta di punto di stampa universale. Verrà infatti lanciata ImpressMe una nuova, rivoluzionaria app che consentirà di stampare tutte le foto che abbiamo su tablet e telefonini in qualsiasi cabina per fototessera con un semplice click.

 Oggi ognuno di noi scatta centinaia di fotografie in più rispetto alle canoniche 24 o 36 dei vecchi rullini, anche se quasi tutte rimangono sul cellulare o sul tablet. Da qui nasce ImpressMe, un software che in sostanza materializza i ricordi e probabilmente avrà un impatto forte sulle nostre abitudini. È una novità che in qualche modo strizza l’occhio al passato e in un mondo sempre più digitale offre un tributo alla carta.

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Per festeggiare questa novità  il 17 maggio Dedem organizza  una giornata di studi dedicata al selfie prima del del selfie. La Dedem, che da anni produce ad Ariccia in via Cancelliera, è una delle aziende di punta del territorio dei Castelli romani.

cabina fototesseraDomani, giovedì 17 maggio dalle ore 15 all’Ara Pacis di Roma - si tiene dunque la giornata di studi dedicata al “selfie prima del selfie”, un convegno dal titolo “La fototessera. L’automatismo fotografico prima del selfie”, un omaggio corale alla storia della cabina per fototessera, ma anche all’istinto ad autoritrarsi che, già un secolo prima del selfie-boom, aveva trovato, in quella scatola magica separata dal mondo esterno soltanto da una tendina, uno stimolo all’evasione e alla sperimentazione.

Un programma ricco di interventi di studiosi e specialisti che raccontano come sia iniziata e si sia poi evoluta la storia della cabina per fototessera, dai primi esempi di valorizzazione dell’automatismo fotografico ottocentesco fino al brevetto della photomaton. A dare testimonianza della fototessera come fenomeno estetico e di costume, e della cabina come spazio privato immerso nello spazio pubblico, la presenza del Maestro Franco Vaccari, l’artista che con la sua Esposizione in tempo reale, presentata nel ’72 alla biennale di Venezia, affascinò tutti con un’opera d’arte interattiva, in cui i protagonisti erano la cabina, le sue fototessere e il catalogo degli oltre 5000 volti chiamati a lasciare una traccia fotografica del loro passaggio.

Il 17 maggio, per celebrare anche visivamente questa novità, verrà presentato in anteprima un nuovo prototipo di cabina. Una ‘cabina d’autore’ che nei prossimi mesi si diffonderà nelle principali città d’Italia. A firmare il progetto che rifà il trucco a un oggetto che da oltre cinquant’anni è parte integrante della nostra geografia urbana sono i Parasite 2.0, giovane pluripremiato collettivo di architetti (hanno partecipato a due Biennali di architettura e molte mostre all’estero e due anni fa hanno vinto il prestigioso premio di architettura del MAXXI).