Avis Frascati, oltre al danno pure la beffa: centro donazioni "congelato" ed autoemoteca saltata

Pubblicato: Sabato, 12 Maggio 2018 - Marco Caroni

avis frascati staffFRASCATI (attualità) - Una vergogna che va avanti da anni. Questa mattina poi uno spiacevole disguido. Elio Basili: "Non sappiamo più a chi chiedere..."

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In casa della sezione Avis di Frascati, una delle più vecchie del Lazio, la delusione si taglia a fette.

Per questa mattina era infatti previsto l'arrivo, come ormai amara prassi, dell'autoemoteca comunale di Roma che avrebbe consentito ai donatori inscritti a Frascati di svolgere il proprio preziosissimo compito di dare il proprio sangue per salvare le vite altrui.

A Frascati questa pratica, nobile e importantissima per la sanità, è sempre più difficile da espletare. Una follia, un paradosso.

"Purtroppo - spiega Elio Basili, presidente dell'Avis di Frascati - per un disguido l'autoemoteca non è potuta arrivare a Frascati questa mattina. Per noi si tratta di una vera beffa perché oltre al danno di non riuscire, nonostante le tantissime promesse, ad avere i locali per realizzare, a nostre spese, il centro raccolta sangue associativo, oggi siamo stati costretti a dirottare presso l'ospedale "San Sebastiano" (riaperto nei mesi scorsi dopo anni di chiusura e disponibile un solo giorno a settimana, ndr) i nostri donatori. Alcuni dei quali, lo dico con rammarico, hanno rinunciato e sono tornati a casa".

facchini

Una storia paradossale, quella dell'Avis di Frascati: una storia senza senso, senza alcuna giustificazione. Il fallimento, ripetuto, della politica cittadina incapace - negli anni - a trovare quel minimo di risorse e soprattutto quelle risposte sufficienti per consentire alla sezione cittadina dell'Avis, attiva dalla bellezza di 68 anni, di realizzare il centro raccolta sangue presso i locali dell'ex Cup. Locali di prorietà comunale che, adiacenti al famosissimo Centro anziani di via Matteotti, da anni sono vuoti. Vuoti ed inutilizzati.

"Senza contare - dice un Elio Basili amareggiato e fortemente contrariato - che questa giornata infruttuosa e particolarmente storta ci è costata comunque diverse centinaia di euro per il personale che, a nostre spese, avevamo chiamato per effettuare la raccolta del sangue dei nostri donatori". E conclude: "Siamo arrabbiati, siamo stanchi, siamo davvero senza parole: non sappiamo più a chi chiedere"

Una vergogna senza fine.

  • petra febb2018