Monte Compatri: De Carolis a testa bassa contro il Pd. Ma fa confusione tra Comunità montana e Sistema bibliotecario dei Castelli romani

Pubblicato: Martedì, 25 Luglio 2017 - redazione politica

deca comunitaMONTE COMPATRI (politica) - Velenoso post dell'ex sindaco che si scaglia contro Astorre e contro tutti gli oppositori. Ma rimette De Righi alla presidenza dell'Ente montano

ilmamilio.it

L'ex sindaco di Monte Compatri Marco De Carolis attacca ancora frontalmente il Partito democratico, definito "il partito della denuncia" che declinato alla monticiana è riferito alla denuncia fatta dall'ex segretario del Pd locale, Fausto Bassani, contro lo stesso sindaco ed il suo addetto alla comunicazione per la nota vicenda del furgone bianco sulla passeggiata.

Nel mirino dell'attuale sindaco ombra finiscono i dem per l'intervista del senatore Astorre alla nostra testata (LEGGI l'articolo del 19 luglio) soprattutto in merito all'analisi sulla frazione della Molara ma anche sulla figura di Giuseppe De Righi.

Nel merito sembra piuttosto che l'ex sindaco faccia piuttosto confusione, confondendo la Comunità montana col Consorzio del Sistema bibliotecario dei Castelli romani.

Colpa probabilmente dell'immarcescibile figura di Giuseppe De Righi, ieri presidente dell'Ente Montano (a Rocca Priora) ed oggi presidente del Cda del Consorzio (a Genzano). Un De Righi contro cui De Carolis si era scagliato già lo scorso 20 luglio proprio all'indomani della sua elezione nel nuovo ruolo di presidente del Sbrc (LEGGI l'articolo del 20 luglio). Alla Comunità montana, invece, come noto da anni c'è Damiano Pucci.

Possibile dunque che un esponente di tanta esperienza come De Carolis confonda i due enti?

Scrive dunque De Carolis sul suo profilo Facebook:

"Superficiali. Solo così possono essere definiti i membri del partito della denuncia, esponenti che si lanciano in analisi tanto ardite quanto sbagliate.

Leggo con stupore, finalmente a un mese dalle sconfitte elettorali, i commenti del senatore Pd Bruno Astorre. La frazione di Molara, a Monte Compatri, non è stata affatto abbandonata: gli obiettivi che ci eravamo posti sono stati raggiunti.

Traguardi come il piano particolareggiato, la realizzazione delle fogne, l’acquisizione al patrimonio comunale dell’ex laboratorio delle funi. Il ‘no’ del Parco dei Castelli Romani, invece, non ci ha permesso di costruire la nuova chiesa.

Gli elettori hanno premiato il nostro impegno e bocciato i presunti democratici, buoni solo a scrivere esposti. Pollice verso per una coalizione che dal Pd andava all’estrema destra, con la candidatura di Claudio Quaranta; passando per Udc e Ncd: un’accozzaglia ricca di contraddizioni senza un’idea di città, il bene comune da loro tanto sbandierato, ma con l’unico obiettivo di sconfiggere Nuovi Orizzonti. Che, però, per la terza volta di seguito, è maggioranza a Palazzo Borghese.

Confusione e contraddizioni dimostrate anche sull’elezione del Consiglio di amministrazione della Comunità montana. Nel novembre 2016, l’attuale presidente Giuseppe De Righi scriveva di “lodevoli iniziative” per poi criticare le stesse. Prima si elogia il “lavorare tutti insieme”, poi ci si adegua di essere eletti nel Cda senza l’unanimità di tutti i soci. Cosa accaduta per la prima volta nella storia di questa organizzazione. Fatto che dimostra la contraddizione tra parole e azioni.

Perché non riconfermare il vecchio board? Perché non chiedere a chi aveva già lavorato egregiamente di ampliare la strategia di condivisione che già esisteva, grazie al lavoro e alla determinazione dell’ex presidente Massimo Prinzi?

Domande a cui non avremo risposta, purtroppo, perché la sinistra pensa ancora di essere in campagna elettorale: quella persa con le elezioni di giugno.

Ma che guarda alle competizioni elettorali del 2018, iniziando con il posizionamento di amici degli amici, alla faccia della meritocrazia e della condivisione tanto sbandierate a parole. Confusi, mentono sapendo di mentire. Dimostrando di essere quello che sono, un acronimo: il Partito della Denuncia. E delle false promesse".

Insomma, De Carolis accusa i dem e tutti gli oppositori di fare confusione. Ma a fare confusione sembra piuttosto essere lui. Peccato solo che i tanti che hanno messo "mi piace" al suo post non lo abbiano neanche letto o, di contro, ignorino la differenza tra Comunità montana e Sbcr.