Se la "Frascati da bere" oggi non è più la città delle banche

Pubblicato: Lunedì, 23 Aprile 2018 - redazione attualità

FRASCATI (attualità) - Muta il profilo del centro cittadino: chiudono gli istituti di credito, continua a crescere il settore della ristorazione a tutto tondo

ilmamilio.it

E' sempre più una Frascati da bere e da mangiare e sempre meno una città delle banche. E qualcosa deve pur significare.

Frascati muta la pelle del suo centro cittadino: 7 anni fa, numeri alla mano, proprio su queste colonne descrivevamo una città ricchissima di sportelli bancari e di istituti di credito. Oggi la situazione, soprattutto negli ultimi mesi, è cambiata e sta cambiando ancora.

LEGGI Frascati, la città delle banche

A chiudere sono stati diversi istituti di credito: nella centralissima piazza Roma, a piazza Montegrappa, lungo il corso Battisti: di nuovi non ne sono stati aperti e Frascati sta dunque perdendo quella sua anima bancaria che fino a qualche mese fa ha dato l'impressione - difficile comunque da toccare effettivamente con mano - di una città oggettivamente ricca.

Di contro continua a crescere e a mutare il numero e la forma dei locali: del cibo da strada, pizza, gelati e piadine all'enogastronomia con ormai intere zone della città dedicate proprio a questo genere di locali. Ancora in crescita.

Un moto costante che segue la moda del momento e che porta chi può ad investire in un settore - quello della ristorazione a 360° - che rende sempre più la città tuscolana quella "Frascati da bere" di cui si diceva in alto. Con riferimento, chiaramente, alla "Milano da bere" anni '80 quando però da bere nel capoluogo meneghino c'erano soprattutto i soldi e la ricchezza che l'amaro Ramazzotti aveva pienamente centrato in famosissimo spot.

La dicotomia tuscolana è proprio questa dunque: cala il senso di ricchezza (che spesso non è solo un senso) dato dal proliferare delle banche, crescono i locali. E così da bere c'è davvero quanto viene versato in boccali e calici.

petra febb2018