A cosa serve il Pd ai sindaci pseudo civici Crestini, Di Felice, Mastrosanti e Andreotti?

Pubblicato: Domenica, 22 Aprile 2018 - Marco Caroni

crestini andreotti mastrosanti difeliceFRASCATI (politica) - Dopo aver battuto "in casa" il Partito democratico, ecco sbocciare il nuovo amore. Per interesse politico

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

La domanda sorge spontanea: tre sindaci dei Castelli romani, area tuscolana, eletti in quanto rappresentanti di coalizioni palesemente e dichiaratamente anti-Pd ed anti partito. Tre sindaci pseudo-civici, che hanno vinto proprio perché rappresentanti di istanze para-civiche che però, oggi (ma non da oggi), sono palesemente filo Partito democratico. Anzi, peggio: presso il Partito democratico sovra locale cercano - e spesso trovano - la sponda per portare a compimento i propri programmi elettorali. E limitiamoci a chiamarli tali.

Prima Emanuele Crestini e Roberto di Felice, quindi insieme Luciano Andreotti (da subitissimo), e Roberto Mastrosanti: da Rocca di Papa ad Ariccia a Grottaferrata a Frascati, tutti guardano al Partito democratico provinciale e regionale. Perché?

sfaccendati 17 04

 

 

 

 

 

 

 

 

Il "peccato originale", se vogliamo, fu proprio di Nicola Zingaretti che in occasione delle elezioni (di secondo livello) per la Città metropolitana, proprio per dare corpo al "grupponte anti Movimento 5 stelle" , sdoganò i cosiddetti "civici" ottenendo un grande sostegno. Ancor maggiore fu l'adesione al "progetto Zingaretti" in occasione delle elezioni Regionali del 4 marzo 2018. In quella circostanza addirittura tanti sindaci, tra i quali quelli citati (ad eccezione di Mastrosanti) firmarono un documento pro-Zingaretti.

Sta di fatto che, nell'ordine, dopo aver vinto contro Marika Sciamplicotti (Rocca di Papa), Mauro Serra Bellini (Ariccia), Stefano Bertuzzi (Grottaferrata) e Lello Pagnozzi (Frascati) - tutti sindaci in campo sotto le insegne del Pd - gli pseudo-civici Crestini, Di Felice, Andreotti e Mastrosanti hanno iniziato, chi da subito (Crestini e Andreotti) chi a seguire (Di Felice e Mastrosanti) a flirtare col Partito democratico.

Trovando ovviamente sponde su sponde.

Crestini ha iniziato con Simone Lupi poi ha continuato con Marco Vincenzi; Andreotti ha avuto entrature varie, dirette, fino a sostenere Daniele Leodori. Roberto Di Felice, quello che scherzò sul fatto di non conoscere minimamente il citato Vincenzi, ha finito con l'essere uno dei portatori di acqua di Zingaretti. Roberto Mastrosanti, che a Frascati sputa e spara sul "passato" e "sull'eredità" (gran parte della quale sua propria), flirta alla luce del sole - tra gli altri - con Eleonora Mattia e con Paolo Toppi. Oltre a tanti altri.

Il tutto senza dimenticare i rapporti sul locale. A Rocca di Papa le cose si sono rasserenate con la Sciamplicotti, ma parte del Pd resta ostile. A Grottaferrata il Pd non esiste praticamente più; ad Ariccia lo scontro è veemente seppur a salve; a Frascati il problema è che la parte del Pd dominante in città (Astorre-Leodori) non è quella gradita (parzialmente) a Mastrosanti.

Perché, dunque, gli pseudo-civici (che ognun per sé, come provenienza, tutto sono fuorché civici) occhieggiano al Partito democratico?

Per reciproco interesse, politico ed elettorale. Un Pd al minimo storico continua a pensare di poter mettere proprie bandierine in Comuni dove è uscito con le ossa rotte dalle elezioni: i sindaci, d'altra parte, proprio attraverso il Pd governativo, trovano in Regione Lazio quel credito che serve per "campare" e racimolare qualche contributo, qualche finanziamento.

Andare a chiedere, ad esempio, al sindaco di Monte Compatri Marco De Carolis cosa significa. Fosse stato anche lui della partita, mai avrebbe perso il finanziamento per la nuova scuola.

petra febb2018


Commenti  

# #stosereno 2018-04-22 20:59
A mio avviso il PD di Renzi è stato un partito che definirei "teppista della costituzione". Sapendo che alle successive elezioni politiche, al pari di Forza Italia, avrebbe preso una batosta tremenda, ha approvato, sempre insieme a Forza Italia una legge elettorale che garantisse solo che nessuno vincesse le elezioni. Lasciando il paese nel caos istituzionale. Ed il fatto che avrebbe preso la batosta era talmente noto e prevedibile che tutti i candidati sindaci che erano PD fino al giorno prima delle amministrative si sono ben guardati di schierarsi con questo simbolo.
Rispondi | Rispondi con citazione | Citazione
# quandohannodovuto 2018-04-23 09:15
decidere con quale acronimo presentarsi, sono stati colpiti dalla sindrome del "ditoGrasso"
Hanno scelto il cinismo dx&sx¢rinidx¢rinisx.... con un click solo!
Rispondi | Rispondi con citazione | Citazione