Rocca Priora, cittadini si interrogano sul turismo: “I progetti non hanno funzionato”

Pubblicato: Venerdì, 13 Aprile 2018 - Fabrizio Giusti

ROCCA PRIORA (attualità) – ‘330mila euro di proposte, ma di risultati se ne sono visti pochi’

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“Di quanto si è incrementato il turismo negli ultimi anni?”. E’ questa la domanda che si sono posti gli animatori del Gruppo Facebook ‘L’ora legale de Corbium”, attivo da qualche mese sulle criticità della cittadina castellana. Il quesito in effetti anima da sempre il dibattito politico del territorio. Rocca Priora fa fatica ad intercettare i grossi flussi di turismo. Tutto ciò nonostante molti progetti finanziati nel corso degli anni. Prossimamente si aprirà il Museo dello scultore Robazza e si spera di iniziare a invertire la tendenza, ma le criticità continuano ad essere evidenti, come in tutte le comunità che soffrono una certa collocazione geografica distante dalle arterie di passaggio.

“Nel rammentare che Rocca Priora, potrebbe sostenere l'intera economia solo basandosi sul territorio, la sua posizione vicino a Roma, l'aria boschiva, e tutto ciò che riguarda natura e bellezze naturalistiche, nel rammentare tutto ciò e che non viene valorizzato, proviamo a vedere quali sforzi siano stati fatti per incrementare il turismo negli ultimi, diciamo 7/8 anni”, scrivono sul gruppo. “Tanti, molti, sono stati i progetti e i finanziamenti ottenuti dalla nostra comunità in virtù dello sviluppo del territorio. A iniziare dall'annoso progetto di "Terre Ospitali" (che contempla diversi comuni) iniziato nel 2009 gestito dal consorzio GAL -Gruppo di Azione Locale - e altri Enti progetto del quale non siamo riusciti a capire quali e quanti finanziamenti siano transitati, a finire dai 3 progetti dell'anno scorso, tutti proiettati per lo sviluppo del territorio e del turismo locale.
Ne abbiamo contati più di dieci. Tutti progetti ben fatti, tutti che richiamano il turismo, qualcuno più importante, qualcuno meno, ma che comunque hanno portato nelle casse di agenzie promotrici e associazioni dei bei soldini da investire nell'ambito territoriale”.

Occhi puntati, infine, sulle spese. Esose, quanto infruttuose. “Vi diamo subito un totale, che è di 330.000,00 euro. Quindi, tra incontri, convegni, tabelloni mai messi, scarsi opuscoli turistici, applicazioni telefoniche, un infoscopio su un terrazzo non sempre accessibile, buffet e lusinghe di notabili cosa ne è rimasto di concreto? Forse che tutto questo grande movimento turistico ha incrementato i pochi commercianti? Si sono aperti ristoranti? Alberghi? Pensioni? Non tocchiamo il dolente tasto del fallimentare progetto "ripristino del lago" (della Doganella ndr). Finanziamento perso per incompetenza, ma dai costi iniziali progettuali effettuati. Se qualcuno fosse al corrente di qualche sviluppo sfuggitoci, tolto il calzolaio e il negozio di immagini sacre aperti da poco e ai quali auguriamo lunga vita, ci aggiornasse”.

Polemica aperta via social. Ma l’augurio è che il dibattito prenda corpo ora nelle sede più opportune e politiche.

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