Accoglienza migranti, anche Frascati aderisce allo Sprar

Pubblicato: Venerdì, 13 Aprile 2018 - redazione attualità

FRASCATI (attualità) - Nei giorni scorsi la delibera di Giunta adottata dall'Amministrazione Mastrosanti

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Con delibera di Giunta numero 71 del 6 aprile scorso, la Giunta di Frascati ha stabilito l'adesione del Comune tuscolano allo Sprar, il Sistema di protezione per i richiedenti asilo.

Come ormai noto, l'adesione al sistema proposto dalla Prefettura consente alle Amministrazioni locali di "gestire in proprio" l'accoglienza di un numero di migranti già fissato.

A Frascati, secondo la formula adottata dalla Prefettura, dovrebbero arrivare una settantina di migranti ai quali, peraltro, dovrebbero essere sottratti anche quelli già presenti presso la struttura di accoglienza gestita da una cooperativa privata nella zona di Cisternole. Un sistema che qualcuno definì "un ombrello" contro l'arrivo indiscriminato e non controllato di migranti proprio attraverso la gestione delle Cooperative.

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Uno strumento, quello dello Sprar, del quale si sono dotate già numerose Amministrazioni locali tra le quali quella di Grottaferrata anche se il tema nella città criptense è particolarmente caldo e dibattuto.

A questo punto, nelle prossime settimane il Comune di Frascati dovrà provvedere a radigere e a pubblicare il bando col quale i soggetti interessati dovranno partecipare per ottenere l'assegnazione. Prioritario sarà però provare ad individuare quelle strutture che potrebbero essere in grado di fornire, fisicamente, l'ospitalità necessaria.

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Il comunicato stampa ufficiale

L’Amministrazione Comunale di Frascati, con Delibera di Giunta numero 71 del 6 aprile 2018, ha stabilito di aderire al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) e di approvare il relativo progetto che dovrà passare al vaglio del Ministero dell’Interno.

L’Amministrazione, sollecitata dal confronto avuto negli ultimi mesi con la Prefettura, in ordine all’opportunità di compiere questa scelta, ha altresì esaminato le politiche di accoglienza assunte dai Comuni limitrofi, valutandone i potenziali effetti sull’hinterland. La scelta dello SPRAR è risultata essere la più idonea a garantire che la Città di Frascati assumesse una gestione responsabile ed attiva del fenomeno dei migranti, governandolo in maniera solidale, intelligente e regolandolo secondo criteri di ordine e sicurezza.

Se il Ministero approverà il progetto, Frascati godrà della cosiddetta “clausola di salvaguardia”, diventando esente dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza. Questo significa che non solo l’attuale Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Frascati, che attualmente ospita 50 persone, sarà contestualmente chiuso, ma anche che Frascati non sarà più soggetta a scelte unilaterali operate dalla Prefettura, organo competente ad assegnare numeri potenzialmente indefiniti di migranti, in via emergenziale e straordinaria (come già accaduto, appunto, per il CAS).

La “clausola di salvaguardia” si applicherà solo se il numero di posti SPRAR soddisferà la quota di posti assegnata al nostro Comune dal Piano Nazionale di ripartizione richiedenti asilo e rifugiati. Per la Città di Frascati questo numero è pari a 81, che sarà il numero massimo di persone - rappresentate per lo più da nuclei familiari, anche monoparentali - che entreranno a far parte del progetto.