Fusione nucleare, DTT a Frascati: Puglia, Abruzzo, Toscana ed Emilia non ci stanno. Ricorsi all'Enea e accesso agli atti

Pubblicato: Mercoledì, 11 Aprile 2018 - Marco Caroni

FRASCATI (attualità) - Dopo l'assegnazione al Centro Enea di via Enrico Fermi gli esclusi promettono battaglia e chiedono di rifare la graduatoria

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Lo avevamo scritto lo scorso venerdì ed ecco che, puntualmente, la situazione si aggiorna e quelle che erano le minacce delle prime ore diventano via via fatti concreti. Mentre nel Centro Enea di Frascati ci si prepara al via delle attività che dal prossimo autunno (data limite 30 novembre 2018) e per 7 anni porteranno alla realizzazione del DTT, il Divertor Tokamak test facility - un vero e proprio mini reattore a fusione nucleare - , progetto assegnato alla città tuscolana ad esito del bando indetto dallo stesso Enea, nelle altre regioni uscite sconfitte dalla proposta di Frascati si inizia a fare battaglia.

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D'altra parte, e lo avevamo detto, la sconfitta non è andata giù in particolare alla Cittadella della ricerca di Brindisi, ovvero alla Regione Puglia e a Manoppello, ovvero Regione Abruzzo, rispettivamente secondi e terzi classificati; ma la graduatoria finale (pubblicata nella foto in alto) non è piaciuta neanche alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna che si erano unite per sostenere la candidatura del Centro Enea sul Brasimone, nell'Appennino tosco-emiliano.

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Insomma, si passa dalle parole ai fatti. Le Regioni Emilia Romagna e Toscana, e la Regione Abruzzo hanno annunciato un ricorso per chiedere la rivisitazione della graduatoria definitiva mentre il presidente facente funzione della provincia di Brindisi, Fusione nucleare, Tanzarella chiede accesso agli atti Enea
Domenico Tanzarella, ha fatto richiesta di accesso agli atti all'Enea. Nel mirino dalle polemiche finisce così il presidente dell'Enea, Federico Testa, che ora tutti chiamano per chiedere di rivedere i punteggi assegnati in sede di concorso.

La questione continua a trovare una grande eco presso la stampa locale e continua ad alimentare anche un forte scontro politico. Per il momento le altre Regioni escluse, ovvero il Piemonte (Casale Monferrato), il Veneto (Porto Marghera), la Campania e la Liguria (che presentava ben due siti, finiti in coda nella classifica finale) sembrano aver accettato di buon grado quella che alcuni hanno visto come una netta bocciatura. Ma chissà che le azioni intraprese dalle Regioni di vetta non convincano anche gli altri a chiedere di rifare tutto.

Una gran confusione che vede chiaramente Frascati al momento restare completamente al di sopra delle polemiche in corso e che probabilmente potrebbe non giovare a nessuno.

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