Adriano Palozzi nuovo vicepresidente del Consiglio regionale. FI in subbuglio

Pubblicato: Giovedì, 05 Aprile 2018 - redazione politica
 
REGIONE (politica) -  Sconfitto Paolo Simeone

ilmamilio.it 

Una vittoria istituzionale e politica, inaspettata e che non mancherà di suscitare polemiche. Adriano Palozzi(FI) è il nuovo vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. Inaspettata perché non calcolata. Polemica perché Palozzi (di area gasparriana) ha sconfitto per 11 a 9 (voti espressi in aula consiliare alla Pisana) il collega forzista Pino Simeone, prescelto da Fazzone e Tajani. Istituzionale perché il ruolo è certamente di peso. Ma, soprattutto, una vittoria politica perchè apre nuovi scenari all’interno di Forza Italia. E lo stesso Palozzi non si nasconde: “All'interno del centrodestra, è stato chiaro nell'aula, che non c'è stata coesione sui nomi imposti e si è cercata un'altra logica di condividere le scelte. A prescindere dal risultato, che avrebbe potuto premiare Pino Simeone o il sottoscritto, è evidente che è un modo di porsi che è sbagliato, credo debba far analizzare al centrodestra come ci si pone davanti a delle scelte che non vanno imposte ma vanno condivise”, ha detto ieri il neo vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, al termine della prima seduta del consiglio regionale alla Pisana, commentando la sua elezione e la sconfitta del suo collega Simeone.

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“Io ho fatto una battaglia contro questo tipo di imposizione – ha aggiunto Palozzi- quella con Simeone non è stata contro la persone, una persona fantastica, ma contro un sistema obsoleto desueto. Avevo chiesto al mio partito un metodo, siccome il metodo della imposizione non mi trovava d'accordo ho posto la mia candidatura che, con mia grande sorpresa, è stata più gradita del metodo impositivo. Spero - ha detto ancora – che questo serva da domani mattina per riessere uniti se non sarà così vorrà dire che c'è chi immagina che vorrà continuare a spaccare piuttosto che unire. Deve emergere con chiarezza che è finita l'epoca delle imposizioni, bisogna iniziare a condividere e ragionare”. Palozzi ha poi sottolineato di aver “sentito sia Gasparri siaTajani e posso dire con grande serenità che mi hanno chiesto entrambi di tentare di unire e non spaccare, io ho risposto che tutte le parti in causa devono avere l'intento di unire, io ce l'ho messa tutta fino alla fine, quando ho capito che c'era un clima di imposizione ho giocato la mia battaglia leale, alla luce del sole, aperta e mi sono misurato in aula. Non è un problema di correnti - ha concluso - ma di metodo che deve cambiare assolutamente”.
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