Castel Gandolfo: "Questo murales vince sul degrado e sull'illegalità"

Pubblicato: Mercoledì, 21 Marzo 2018 - redazione attualità

CASTEL GANDOLFO (eventi) - La soddisfazione del sindaco Mnachesi in una nota

ilmamilio.it - comunicato stampa

Don Puglisi, don Peppe Diana, Renata Fonte, Giancarlo Siani, Rosario Livatino, Annalisa Durante, Lea Garofalo, Palma Scamardella e Rita Atria. I muri dell’Oratorio della Parrocchia Sant’Eugenio a Pavona di Castel Gandolfo racconteranno la storia di nove uomini e donne vittime di mafia, attraverso i loro sguardi e i loro volti raffigurati in un murales di 180 mq firmato dall’artista Krayon e dagli studenti del Liceo artistico C. Battisti di Velletri.

E oggi da questo murales e da quello dedicato alla bellezza e all’etica che vincono sul degrado e sull’illegalità, realizzato sulla facciata delle case popolari di via Roma di Albano Laziale da Morden Gore è partita la marcia di Libera Castelli Romani - Presidio Natale De Grazia in occasione della XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno - PAVONA.

Un appuntamento importante a cui la città di Castel Gandolfo si unita con la partecipazione dell’amministrazione, dei cittadini e degli alunni di due classi della scuola secondaria di I grado del plesso "Pavona".

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“Sono molto felice – commenta il sindaco Milvia Monachesi - che sia stata scelta Castel Gandolfo e la parrocchia S. Eugenio per la partenza del corteo e per la realizzazione di uno dei due murales della legalità. Faccio un plauso all'impegno dei tanti giovani che collaborano con l’associazione Libera Contro le Mafie e che, con iniziative come questa della marcia, ci offrono l’opportunità per fermarci a riflettere e per ricordare chi ha messo in gioco la propria vita pur di non piegare la testa di fronte alla mafia. È con giornate come queste che si promuove anche nelle nuove generazioni la cultura della legalità e una presa di coscienza e di ferma di condanna verso le mafie”.

"Le Istituzioni comunali, le scuole, le associazioni, i cittadini in ricordo perché ricordare è nostro dovere! - scrive Francesca Barbacci Ambrogi, consiliera comunale delgata ai Servizi Sociali -. La lotta alla legalità non ha colore né appartenenza politica soltanto uniti possiamo fare tanto e tutti i ragazzi oggi presenti sono la dimostrazione. La Mafia uccide, il silenzio pure".

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