Castel Gandolfo e Albano insieme per celebrare le vittime innocenti di mafia

Pubblicato: Mercoledì, 21 Marzo 2018 - Redazione

CASTEL GANDOLFO (attualità) - Milvia Monachesi e Nicola Marini hanno partecipato alla manifestazione organizzata a Pavona in presenza degli studenti del territorio.

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Questa mattina si sono unite contro le mafie le cittadine di Albano Laziale e Castel Gandolfo, in occasione della XIII Giornata dedicata al ricordo delle vittime innocenti di mafia. I ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione, indetta nella frazione di Pavona, hanno scoperto il bello di essere dalla parte della legalità. L'iniziativa è stata organizzata dal Comune di Albano Laziale e dal Presidio Castelli Romani “Natale De Grazia” dell’Associazione “Libera” con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Castel Gandolfo e di altri comuni dell'area collinare a sud di Roma.

I sindaci Nicola Marini (Albano) e Milvia Monachesi (Castel Gandolfo) hanno partecipato al corteo e a una cerimonia  nella quale, oltre ad esser stati citati tutti i nomi delle vittime, i giovani sono intervenuti insieme ai rappresentanti della amministrazioni comunali, i comitati e le associazioni e molti studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. A Pavona-Laghetto, presso la Parrocchia di Santo Eugenio, il Sindaco Monachesi, insieme al Parrocco Don Alessandro Paone, hanno partecipato all'inagurazione dei murales, realizzati dagli studenti, che ritraggono le vittime della mafia. 

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"La scelta del primo giorno di Primavera non è casuale - ha ricordato il primo cittadino di Castel Gandolfo in un post - ma un invito a contribuire ad una rinascita sociale basata sulla legalità, la democrazia, il rispetto dell'altro, perché è dell'assenza di questi valori che si nutre la Mafia". "Una mattinata carica di significato con una forte partecipazione - ha aggiunto Marini -  una vera e propria occasione di testimonianza e solidarietà nei confronti di coloro che hanno perso la vita per mano della criminalità organizzata e delle loro famiglie". 
 
La presenza di tanti ragazzi ha inoltre fatto rivenire alla mente una conosciuta frase del giudice Paolo Borsellino: "Se la gioventù le negherà il consenso anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo". Parole che ancora non hanno perso il senso, specie in giornate di impegno e di condivisione come quella odierna.

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