Regione, Parisi e Lombardi sono le 'stampelle' di Zingaretti
Pubblicato: Mercoledì, 21 Marzo 2018 - redazione politica
Regione (politica) - La grillina: "Siamo pronti a lavorare con Zingaretti sui temi concreti"
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Zingaretti è il candidato presidente vincitore delle Regionali? Sì. Le liste di centrosinistra non hanno ottenuto abbastanza voti da avere la maggioranza in Consiglio regionale? Sì. Come è possibile? E’ possibile se a tre mesi dalle elezioni la Pisana è riuscita a partorire una legge elettorale che abolisce il listino senza assicurare una maggioranza stabile a chi dovrà sostenere l’amministrazione regionale. Questo il contesto che, per quanto contraddittorio, è più reale che mai. Che succederà adesso? Che Zingaretti dovrà aprire un dialogo con le varie anime dell’opposizione. E se Meloni e Salvini, al pari di Pirozzi, hanno annunciato di essere pronti a sfiduciare Zingaretti, il salvagente, la stampella politica di questo ultimo, la mettono a disposizione Lombardi, in quota M5S, e Parisi, candidato presidente uscente per il centrodestra.
La grillina scrive: “Siamo pronti a lavorare con Zingaretti su temi concreti. Non ci interessano i nomi, le alleanze, le strategie da titolone dei giornali, se 'mi si nota di piu' se mi dimetto o se lo sfiducio il primo giorno'. Ci interessa solo il futuro di questa Regione, che non puo' essere ostaggio delle beghe interne di un partito, ne' dei rilanci in tema di visibilita' mediatica o divisione delle poltrone".
Il leader di Energia per l’Italia, invece, sottolinea: “L'idea delle dimissioni dei consiglieri regionali e' stupidaggine tirata fuori da Pirozzi tanto per rifarsi la verginità dopo che ha fatto eleggere Zingaretti. E' una cosa non sta in cielo e in terra. Non esiste la possibilita' di farlo, non esiste che 26 consiglieri regionali si dimettono il giorno dopo le elezioni. E poi perche'? Noi dobbiamo rispettare il voto degli elettori". Lo ha detto il leader del centrodestra al Consiglio regionale del Lazio, Stefano Parisi, intervenendo a Radio Radio.
"Gli elettori hanno eletto Zingaretti, che non ha una maggioranza. E ora il confronto si fara' in consiglio regionale sulla politica”. Il che vuol dire che, stando così le cose, la legislatura potrà partire con Zingaretti pronto a tirare un sospiro di sollievo senza però rilassarsi troppo. Vediamo e aspettiamo: entro Pasqua la situazione sarà decisamente più chiara.