Massimo Garavini, candidato alla Camera dei deputati: "La mia condotta di vita in due 'r': rigore e rispetto"

Pubblicato: Domenica, 25 Febbraio 2018 - redazione politica

garavini regionali1

GROTTAFERRATA (politica) - Il consigliere comunale di Grottaferrata in corsa nella lista Insieme

ilmamilio.it

selasai 10anni

Massimo Garavini, 55 anni, laurea in giurisprudenza conseguita alla Sapienza, responsabile legale di un primario marchio assicurativo, da otto mesi consigliere comunale a Grottaferrata, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio Roma 3.

La prima domanda è ovvia. Ti sei è avvicinato alla politica attiva solo qualche mese fa, ed è stato eletto nella lista civica del Faro in Consiglio Comunale. Qual è stato  il primo pensiero all'invito a candidarsi alla Camera dei Deputati dalla lista Insieme?

Dare un contributo personale alle politiche pubbliche lo ritengo un grande privilegio ma anche una grande responsabilità. Credo che non è  più il tempo di rimanere passivi mentre un mondo intorno a noi si muove a velocità supersonica, e tutti giriamo un po' alla rinfusa. Peraltro oggi i confini del nostro vivere sono ampi e aperti e ci mancano un po' di risposte per affrontare il domani, il domani di calendario. Il primo pensiero quindi e' andato  ai miei figli e ai loro amici.

A proposito di personale, racconta qualcosa di te

Racconto ciò che può essere di interesse dei lettori. Sono nato a Roma, ma vivo da sempre a Grottaferrata, sono sposato con Adriana ed abbiamo due figli, Massimiliano 19 anni e Margherita 16. Ho frequentato il Liceo Scientifico Touschek e mi sono laureato in giurisprudenza alla Sapienza. Mi occupo di questioni legali in un primario marchio nazionale assicurativo. Ho la passione per la bicicletta e lo sci.

Come ti sei avvicinato alla politica?

Politica si fa in tanti modi ed io nella mia vita credo di aver dato piccoli contributi di idee e di azione in diversi settori, senza mai una esposizione diretta. L'anno scorso, in occasione del rinnovo del Consiglio Comunale a Grottaferrata un gruppo di amici mi ha chiesto di "uscire allo scoperto" e candidarmi in una lista civica, il Faro, che sosteneva la candidatura di Luciano Andreotti a Sindaco. Ha vinto quella coalizione e da allora è scattata dentro di me una molla a voler fare, fare per rendere migliore la vita ai nostri concittadini.

Ma cosa pensi sia necessario fare per offrire risposte concrete?

Come ho già detto in altre occasioni, credo sia importante partire dalla la verità. Non raccontare sogni irrealizabili, favole ma le azioni per le diverse situazioni. Per questo io sono pronto a contribuire alla realizzazione del programma di Insieme, che ben si sintetizza nelle parole sostenibilità e uguaglianza. In questa cornice si concretizza il mio impegno.

Come in concreto, facendo cosa? 

Partirei dalla istruzione e formazione, iniziando con una vera lotta alla dispersione scolastica (che è un male sociale) fino a far riconoscere il valore reale del ruolo degli insegnanti, per troppo tempo lasciati in solitudine.  E ai temi della scuola vanno affiancati quelli del lavoro, stimolando e supportando una nuova industria con incentivi agli investimenti, anche in occupazione, con energie pulite e rinnovabili. E poi, il tema del sociale e delle sicurezza. È un binomio imperfetto. Senza benessere sociale non vivremo mai piu' in sicurezza. La disperazione porta i più a delinquere, a rendere le nostre case vulnerabili, le nostre donne e i nostri figli esposti a pericoli. quindi vanno individuati percorsi di accoglienza completi: casa, formazione e lavoro.

Quindi aperture agli immigrati?

Non mi riferivo solo al tema degli immigrati. Il disagio attanaglia una buona parte della nostra popolazione a cui vanno date risposte e non possono più attendere. Va creato un patto sociale integro tra lo Stato e la sua organizzazione teritoriale e le persone. lo Stato deve emanre principi che le Regioni e i Comuni dovranno attuare. Sarà un lavoro lungo, ma se ognuno fa la sua parte in cinque anni il Paese starà meglio. Anche il tema dell'immigrazione è un tema di grande sensibilità ma va oltre l'Italia. Non si risolve scacciando via o generando terrore e odio, Noi crediamo che l'Europa, che non dovrebbe essere solo una bandiera da sventolare, possa e debba fare fronte alle questioni della contemporaneità, tra cui in prima fila il tema dell'immigrazione. Al tavolo insieme andranno ricercate soluzioni, se necessario anche di rimpatrio, ma tenendo ben fermo il rispetto del valore della persona.

Garavini, una volta eletto sarà un riferimento certo del territorio oppure ti rivedremo tra cinque anni per richiedere il voto?

Guarda io sono convinto che oggi più che in passato dobbiamo fare comunità, rimanere uniti, confrontarci e ricercare insieme soluzioni. un uomo solo non va da nessuna parte. Invece insieme si puo' davvero cambiare. Con rispetto e rigore.