Grottaferrata, la Lega torna sul caso Sprar: “Giunta dialoghi, no al ‘Sistema Macerata' sull’immigrazione”

Pubblicato: Domenica, 11 Febbraio 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Il movimento accusa: “Dalla maggioranza nessuna risposta sul consiglio straordinario, ma la città rischia. Ecco perché”

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La Lega di Grottaferrata torna sul caso Sprar e lo fa con un post molto polemico sia nei confronti dell’intera operazione e sia nei confronti dell’attuale amministrazione comunale. Il testo, apparso sul Gruppo ‘Lega – Salvini Premier -Grottaferrata” afferma: “Il 29 novembre scorso, il Comitato ‘No Sprar Grottaferrata’ lanciava un pubblico allarme sull'operazione Sprar mettendo in evidenza come le Cooperative Rosse, sempre molto attente ai ricavi generati dalla gestione dei migranti, avevano iniziato ad allungare i propri tentacoli anche sulla nostra Grottaferrata in forza di una delibera presa dall'amministrazione che dava il via alla pratica di attuazione dello stesso progetto. Veniva denunciato pubblicamente e con tanto di prove come una di queste cooperative, il GUS, Gruppo Umana Solidarietà, avesse iniziato ad interpellare almeno un'agenzia immobiliare del posto alla ricerca di appartamenti sparsi sul territorio dove allocare i migranti da importare sul territorio di Grottaferrata e giova ricordare che saranno non meno di 80”. Le Laga prosegue: “Sono state raccolte e protocollate oltre 300 firme con tanto di documento di identità per la richiesta di un consiglio a tutt'oggi nulla è stato risposto”.

 

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Il movimento di Salvini porta ad esempio un articolo uscito su "La Verità" del 10 febbraio proprio sul Gruppo Umana Solidarietà. “Si parla espressamente – afferma la Lega - di "Sistema Macerata sull'immigrazione" con 407 dipendenti e 26,5 milioni di introiti nel solo 2016 derivanti dalla gestione migranti”.

Da qui la riflessione finale: “Il ‘Comitato No Sprar’ da oltre due mesi – conclude la Lega - ha sottolineato il rischio che Grottaferrata possa diventare ricettacolo di problemi di importazione e non solo. Ci auguriamo che l'amministrazione comunale di Grottaferrata abbia la volontà di confrontarsi sul tema e di evitare chiusure a riccio valutando l'opportunità di ritirare l'approvazione della famigerata delibera che sarebbe un danno per la sicurezza e per l'economia della città mentre ingrasserebbe i soldi dei grandi papponi della solidarietà e nuovi mercanti di schiavi”.

Il caso Sprar torna dunque alla ribalta dopo alcuni giorni di quiete (dovuta alla campagna elettorale). Dal 5 marzo probabilmente si tornerà a parlare del tema. Tra l’altro il mese di marzo è quello in cui si dovrebbe conoscere più dettagliatamente l’organizzazione dello Sprar, chi vi ha aderito, in quali appartamenti della città saranno distribuiti i 76 migranti dal 1° Luglio 2018.

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