Marino: A.N.P.I., Archeoclub, Senza Frontiere Onlus e Comune di Marino insieme per la commemorazione dei bombardamenti del 2 febbraio

Pubblicato: Martedì, 30 Gennaio 2018 - redazione eventi

Risultati immagini per marino bombardamento mamilioMarino (eventi) - La commemorazione di un evento che segnò la città

ilmamilio.it - comunicato stampa
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Le Associazioni A.N.P.I., Archeoclub Colli Albani e Senza Frontiere Onlus, in collaborazione con il Comune di Marino, venerdì 2 febbraio  commemoreranno il 74° anniversario del bombardamento che colpì la città lo stesso giorno del 1944. Il programma della giornata inizierà alle ore 8.30, presso la sede della Pro Loco Marino (Largo Palazzo Colonna, 7) con l’apertura straordinaria alle scolaresche e alla cittadinanza della grotta situata nei sotterranei di Palazzo Colonna per la visita del percorso attrezzato denominato “Memorie di Guerra”. Alla stessa ora, presso la Sala Lepanto (Piazza Lepanto, 1), sarà proiettato il film documentario “Il bombardamento di Marino del 1944” realizzato da Angelo Mercuri. Sarà inoltre visitabile la mostra fotografica dei luoghi colpiti prima e dopo il bombardamento (aperta fino all’8 febbraio 2018). Gli stessi programmi si ripeteranno anche in orario pomeridiano dalle 16.30.

 

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Durante la mattinata, alle 9.30, dal cortile di Palazzo Colonna partirà il corteo cittadino in direzione di Piazzale degli Eroi preceduto dal concerto filarmonico “E.Ugolini” diretto dal Maestro R. Carmine Scura. Alle ore 10, presso Piazzale degli Eroi, si terrà la deposizione della corona d’alloro al Monumento di Caduti con annessa cerimonia ufficiale di commemorazione. Alle 12.30 sarà attivata la sirena nel ricordo dell’allarme antiaereo suonato il 2 febbraio 1944. Nel tardo pomeriggio, alle ore 18, presso la Basilica di San Barnaba Apostolo sarà officiata dall’Abate Parroco Mons. Pietro Massari la messa in suffragio dei Caduti.

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Lo storico Ugo Onorati, Presidente dell’Archeoclub e membro del direttivo A.N.P.I. sezione di Marino “Aurelio Del Gobbo”, ha ricostruito la mattinata di quel mercoledì 2 febbraio 1944: «A mezzogiorno la gente si avviava a casa per desinare. Molti erano appena usciti dalla chiesa di San Barnaba, dove si era svolta la funzione della Candelora. Alle dodici e trenta si udì in cielo un rombo di motori. Appena cinque minuti prima la sirena, posta sul palazzo del vecchio municipio aveva dato l’allarme alla popolazione, affinché si avviasse ai ricoveri. Gli aerei alleati, almeno 20 bombardieri medi B-25 Mitchell del 15° Stormo USAAF, dotato ciascuno di 1.360 kg. di bombe, giunsero dalla parte di Castel Gandolfo, superando la cresta del lago, e sembravano con le loro lucide fusoliere tanti uccelli d’argento che volavano in formazione. Non tutti prestarono attenzione all’allarme aereo, perché di solito questi stormi di bombardieri attraversavano senza minaccia il cielo sopra Marino per andare a scaricare le loro bombe altrove. Passata la prima formazione ne giunse un’altra a distanza di pochi minuti, però l’effetto fu diverso: un’esplosione fragorosa raggelò tutti gli animi. Palazzo Colonna, colpito soprattutto sul fianco nord-ovest da una serie di bombe, era crollato, sollevando un’alta colonna di polvere. Chi non aveva ancora provveduto iniziò a correre ai ripari, che a Marino significava rifugiarsi nelle grotte sotto le cantine. Sopraggiunse una grandine di bombe che percossero il vecchio centro abitato, facendolo tremare dalle fondamenta […] Soltanto sotto Palazzo Colonna, all’imbocco della grotta sull’ingresso settentrionale, morirono in un solo attimo più di cinquanta persone. Il numero esatto dei morto di quella sola incursione non si sa, anche se fu stimato in circa duecento persone. I disastri furono gravissimi, anche per i beni artistici della città. Nel corso del principale bombardamento aereo del 2 febbraio andò in parte distrutto Palazzo Colonna e, con esso, il museo, gli affreschi delle sale alte, l’archivio storico comunale e la pinacoteca. Rimase deturpata la celebre Fontana dei Mori, fu gravemente danneggiato il Palazzo Castagna di Papa Urbano VII lungo il corso principale».