Furbetti del cartellino, dall’entrata in vigore del Decreto Madia 45 licenziamenti. Coinvolti anche i Castelli Romani

Pubblicato: Domenica, 28 Gennaio 2018 - Fabrizio Giusti

ITALIA (attualità) - I provvedimenti lampo su chi non ottempera al proprio dovere: un caso alla Asl di Albano Laziale

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Da quando è entrato in vigore il decreto Madia (luglio 2016), sono stati 45 i "furbetti del cartellino" licenziati, due i procedimenti in attesa della  sentenza penale. I numeri, raccolti dal ministero della Pubblica amministrazione, rappresentano i primissimi risultati del provvedimento che ha punito i lavoratori colti in flagranza a strisciare il badge prima di allontanarsi dall'ufficio. I dati pervenuti al ministero arrivano sia dall'Ispettorato della funzione pubblica che dal Formez.

Da Nord a Sud i casi dei 'furbetti’ variano a seconda degli hobby, senza limiti e confini. Un dipendente dell'Asl di Piacenza è stato beccato dalla sua coordinatrice mentre andava a nuotare invece che a lavorare, mentre ad Assisi c'era invece chi abbandonava l'ufficio il lunedì e il mercoledì per andare a casa o in palestra. Meno furbo chi, all'Agenzia pugliese per le attività irrigue forestali, andava al mercato con l'auto di servizio con tanto di foto su Facebook. Talvolta è lo stesso dirigente a scovare il lavativo, a volte ci pensano i controlli a campione della Guardia di finanza come nel caso di una Asl nei Castelli Romani, nella cittadina di Albano Laziale. Per tutti il provvedimento massimo: licenziamento in tronco.

 

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Il decreto Madia prevede che il 'furbetto' venga messo alla porta entro 48 ore e per chiudere l'azione disciplinare in trenta giorni. Anche il dirigente che non denuncia può subire sanzioni. Rifacendosi ai principi stabiliti dal diritto (gradualità, ragionevolezza, proporzionalità), si può decidere anche di convertire la sanzione in una sospensione con privazione della retribuzione fino a un massimo di sei mesi.

Solo dalla scorsa estate è stato introdotto l'obbligo per le amministrazioni di comunicare, via web, l'esito dei procedimenti entro venti giorni dalla loro adozione. Dunque non è escluso che le decisioni di espulsione dal luogo di lavoro siano maggiori.

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