Rocca di Papa: le allegre finanze del Comune al collasso. Il Mef inchioda la gestione Boccia - LEGGI I DOCUMENTI

Pubblicato: Giovedì, 25 Gennaio 2018 - redazione attualità

analisi mef rdpROCCA DI PAPA (attualità) - La relazione sulla verifica amministrativo-contabile eseguita dal ministero in estate evidenzia numerose criticità

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Una lunga tabella di rilievi ed una situazione di criticità e sofferenza delle casse e della gestione del Comune di Rocca di Papa provocata anche dalle evidenziate "irregolarità e carenze" per le quali l'Ente è invitato "ad assumere ogni iniziativa idonea alla loro eliminazione ed all'accertamento delle eventuali connesse responsabilità".

petra nov2017 1

agenzia servizi

 

 

 

 

 

 

E' questo in stringatissima sintesi il contenuto della "Relazione sulla verifica amministrativo-contabile" eseguita in estate, dal 13 luglio al 28 settembre 2017 dal Ministero dell'Economia e Finanze (MEF) presso il Comune di Rocca di Papa. Una relazione che, riferita essenzialmente agli anni precedenti all'Amministrazione Crestini che inchioda di fatto l'ex sindaco Pasquale Boccia e le Amministrazioni comunali che si sono susseguite al Corso Costituente negli ultimi anni.

La tabella dei rilievi del MEF

tabella mef roccadipapa

Rilievi dunque pesanti, che vanno dai conti "taroccati" a sprechi con distribuzione di indennità non dovute ai dipendenti. Dalle illegittime assunzioni di personale a staff del sindaco, al mantenimento in Bilancio di crediti inesigibili o addirittura insussistenti. Dall'utilizzo sistematico di "entrate straordinarie" a qualche cosa che non torna nei lavori per il parcheggio multipiano del Carpino, opera che ad oggi si può tranquillamente definire inutile.

Rilievi importati che, chissà, potrebbero portare anche ad un intervento della Corte dei Conti.

Pai

 

 

 

 

 

 

 

Una vera e propria bocciatura dell'Amministrazione Boccia che, pure, il sindaco Emanuele Crestini ha tenuto nel cassetto fino alle scorse ore. Perché non pubblicare prima le irregolarità nelle gestioni precedenti - contro le quali il sindaco di oggi si era candidato e si era scagliato prima di diventare un componente aggiunto del Pd - che accreditano la linea di "rinnovamento" tanto sventolata in campagna elettorale?

Perché dunque tenere per un mese le carte coperte? C'era qualche accordo con un Pd apparentemente nemico?