"Presepi dal mondo", un altro successo per la mostra

Pubblicato: Mercoledì, 24 Gennaio 2018 - redazione eventi

FRASCATI (eventi) - Anche quest’anno i locali del palazzo vescovile in piazza San Rocco hanno ospitato la mostra “Presepi dal mondo”, fortemente voluta da S.E. Mons. Raffaello Martinelli, vescovo della diocesi di Frascati. La mostra è stata curata da Bernardo Iodice che ha esposto la sua collezione di presepi.

ilmamilio.it - comunicato stampa

 



Oltre 200 presepi, provenienti da 57 Paesi (compresa l’Italia) in rappresentanza dei quattro continenti, sono stati ospitati nello splendido scenario della sala del Centro giovanile San Rocco.

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I commenti raccolti nell’apposito libro hanno evidenziato una totale adesione all’iniziativa al punto che da più parti è stato chiesto che un tale evento sia negli anni a venire un appuntamento fisso delle festività natalizie presente nel cartellone ufficiale del Comune di Frascati.

La collezione nasce dalla passione per l’arte presepiale che Bernardo Iodice nutre fin dall’infanzia, influenzato in ciò dalla grandissima tradizione che il presepe vanta, come forma d’arte, nella sua terra d’origine.

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Una passione di Iodice che ha trovato nuova linfa a Frascati grazie all’incontro con artisti dell’arte scenografica e presepiale come Mario Corsi, Massimo Mancini, Massimo Litta e dalla disponibilità di Mirella Crisanti, valente ceramista, sempre pronti a soccorrerlo con proprie creazioni o con interventi di restauri sui pezzi trovati in giro per il mondo o nei vari mercatini.

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Non meno importante è stata la collaborazione dei maestri fotografi, Sergio Bufalini e Antonio Grieco, che hanno fotografato tutti i presepi esposti al fine di poterne sviluppare un libro fotografico a futura memoria della manifestazione.

Al di là dell’aspetto estetico (e di curiosità) val la pena ricordare come sia stato ampiamente recepito dai visitatori il vero senso della mostra:  l’unicità e la straordinarietà della nascita di Gesù Cristo in ogni contesto storico, sociale e culturale. Un commento (fra i tanti) lasciato dà il senso della mostra “Ovunque ci sia la figura di Gesù, si sta bene”: nella semplicità del commento è raccolta una grande verità!

 


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Il successo di questa mostra ha spinto l’organizzazione ad ipotizzare, laddove ci saranno le condizioni, ad organizzare un corso di arte presepiale, per mantenere ferma una tradizione che deve restare salda nella nostra società, come segno di unità nella diversità.