Fausto Leali si confessa: "Con "A chi" mi sono fidanzato con mezza Italia. La musica? E' vita. I Castelli? Penso a Squarciarelli, per Rascel"

Pubblicato: Mercoledì, 19 Luglio 2017 - Marzia Mancini

leali faustoARICCIA (musica) - Il 72enne cantante blues lombardo venerdì 21 è ad Ariccia. "Un consiglio ai giovani? Provateci, ma attenzione che è dura. Io sono stato molto fortunato"

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E' attesissimo in piazza di Corte venerdì, alle ore 21. Fausto Leali di "Ariccia sotto le stelle" è l'evento musicale di maggiore rilievo. Il 72enne cantante lombardo resta una delle voci più calde, pop e blues, del panorama musicale italiano.

Fausto, lei attraverso la sua voce ha sempre trasmesso un’energia incredibile, qual è il suo segreto?

Sono fortunato, sto bene in salute, faccio ancora molto volentieri questo lavoro ma soprattutto l’energia più grande la respiro ad ogni mio concerto, tutte quelle persone che sono lì per te, ad applaudire, ad ascoltare quello che fai dimostrandoti stima e simpatia, è l’affetto del mio pubblico la fonte inesauribile della mia energia.

Ha collaborato con i più grandi della musica italiana, c’è qualcuno di loro di cui ci vuole parlare?

Come dimostra il mio ultimo album Non Solo Leali per il quale ho cantato insieme a 10 personaggi importanti, tanto per citarne qualcuno Mina, Baglioni, Arbore, Tozzi, Ranieri… Negli anni ho instaurato un rapporto di amicizia con ognuno di loro, la preparazione del disco ha richiesto molto tempo perché è stato difficile combinare gli impegni di tutti ma alla fine ce l’abbiamo fatta!

Tuttavia devo dire che l’incontro con Francesco De Gregori è stato una grande sorpresa, credevo che musicalmente parlando fossimo molto distanti ed invece esattamente il contrario, è stato proprio Francesco ad aprire le porte di questa conoscenza rivelandomi la sua grande stima per me al punto che ha persino inciso il mio pezzo A Chi, da lì è nata un’amicizia molto stretta e particolare di cui sono orgoglioso ed onorato.

Venerdì 21 luglio sarà in concerto ad Ariccia, c’è qualche luogo dei Castelli Romani che le è rimasto particolarmente impresso?

Una volta sono passato davanti a Squarciarelli, a Grottaferrata, località citata da Renato Rascel in Arrivederci Roma per le sue fettuccine e vino!!!

Quale canzone rappresenta al meglio la sua vita?

Il mio pezzo forte è stato A Chi del 1967, sono molto grato a questa canzone, è strutturata in un modo particolare che la rende ancora oggi diversa da tutte le altre, interpretarla è sempre emozionante!

Cantare A Chi le evoca un ricordo specifico?

Mi sono fidanzato con mezza Italia (sorride) e l’altra mezza Italia si è fidanzata sulle note della mia canzone.

Cosa consiglierebbe ai ragazzi che vogliono intraprendere il suo stesso lavoro?

Razionalmente, verrebbe da dirgli che se hanno la fortuna di sfondare e diventare famosi bene, ma se la fama tarda ad arrivare in pugno non rimane nulla, sarebbe meglio studiare e procurarsi un lavoro sicuro. D’altra parte come si fa a dire ad un ragazzo di non sognare?! Sono giovani e devono buttarsi e semmai sbattere la testa da soli.

A lei è mai capitato di sbattere la testa?

Non ne ho avuto il tempo, ho cominciato molto giovane e mi è sempre andato tutto bene ma non credo sia stata solo fortuna, a 14 anni già suonavo, cantavo, mi guadagnavo da vivere ed il successo che ho avuto me lo sono meritato.

Ha qualche altro sogno che le piacerebbe realizzare?

No, mi sento molto appagato.

Sua moglie Germana cosa rappresenta per lei?

Rappresenta la mia seconda giovinezza.

Un pregio e un difetto?

Un difetto? Che sono troppo buono e sincero e anche un po’ stupido (ride).

Ha qualche passione oltre la musica?

Ci sono tanti modi per divertirsi oltre alla musica, sono una persona curiosa, mi piace il cinema, lo sport, ho praticato sci e tennis.

Qual è il suo film preferito?

Prediligo i film di fantascienza perché rappresentano una bella evasione dalla realtà, il mio preferito è Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo di Spielberg.

Cos’è la musica?

La musica è la mia vita, non ho alternativa.