La locanda Martorelli in Ariccia tra nuove scoperte, progetti di musealizzazione e di recupero

Pubblicato: Mercoledì, 17 Gennaio 2018 - redazione eventi

ARICCIA (eventi) - Venerdì 19 gennaio ore 17.30 Palazzo Chigi

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“La locanda Martorelli in Ariccia, tra nuove scoperte progetti di musealizzazione e di recupero”. Venerdì 19 gennaio ore 17.30 Palazzo Chigi è previsto un interessante convegno con interventi di Roberto de Felice, Sindaco di Ariccia, e Francesco Petrucci, Conservatore di Palazzo Chigi ad Ariccia.

Nel contesto di Presentazione degli Annali 2017 di Archeoclub Aricino Nomeronense avranno luogo le relazioni sul ciclo decorativo della Locanda Martorelli: quella di Alberto Silvestri (‘Mito e storia di Aricia nei dipinti di Todeusz Kuntze) e di Maria Cristina Vincenti (“Gli stucchi dorati della locanda Martorelli”).

 

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E’ prevista infine la presentazione dei lavori di recupero dell’androne e del primo piano di accesso alla Locanda Martorelli eseguiti del Comune di Ariccia e quella del nuovo allestimento museale “La locanda Martorelli e il Grand Tour d’Italie” (pannelli didattici con la riproduzione di carte archeologiche, reperti, opere artistiche su Ariccia e i personaggi che vi hanno soggiornato, oggetti e libri d’epoca riguardanti il fenomeno del Grand Tour) a cura di Maria Cristina Vincenti e Alberto Silvestri.

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La Locanda Martorelli un edificio storico che affaccia sulla Piazza di Corte. Nel 1820, venne trasformata da Antonio Martorelli in locanda e frequentata fino al 1880 da numerosi pittori e letterati dell'epoca, che erano attratti dalla bellezza pittoresca della cittadina e dal Parco Chigi.

Divenne in poco tempo una sorta di Accademia "en plein air", vi soggiornarono artisti di fama quali Turner, Corot, ed il russo Ivanov. All'interno sono visibili il ciclo di dipinti murali del pittore polacco Taddeo Kuntze: La tentazione di Ippolito, La morte di Ippolito, La caccia di Diana, Il sacrificio a Diana, La congiura contro Turno Edornio, La morte di Turno Edornio, La battaglia del Lago Regillo, La Ninfa Egeria e Numa Pompilio. Nel 1988 è stata acquistata dal Comune ed è divenuta, in seguito a profondi restauri, sede di mostre artistiche.

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