Regionali Lazio, Pirozzi: “Mi attacca chi ha paura della popolarità e della diversità”. E non chiude al ‘ticket’ con il centrodestra

Pubblicato: Domenica, 14 Gennaio 2018 - Fabrizio Giusti

REGIONE - “Sulle parole sul Duce si sono scatenate la false notizie degli amici di Zingaretti”

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Sergio Pirozzi rilancia sulla sua candidatura e non chiude le porte al dialogo. Anzi. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, pubblicata nelle scorse ore, ha affermato:"Se i partiti di centrodestra vogliono possiamo fare un ticket, con me presidente e Gasparri, o Rampelli. Me lo propongano e vediamo”. “La persona perfetta per questa corsa sarebbe Guido Bertolaso – continua - una persona capacissima, perbene, un vero uomo del fare". Una riflessione che capita proprio mentre il centrodestra nel Lazio appare ad un bivio e con un forte ritardo. In caduta libera le quotazioni di Gasparri, potrebbe essere proprio lui, Sergio Pirozzi, l’unico in grado di essere punto di riferimento per una candidatura unitaria.

Sul suo profilo social il sindaco di Amatrice ironizza in merito agli ultimi eventi: “Prima sindaco montanaro inadeguato. Poi candidato con i fascisti. Poi Zingarozzi e lo volevo far vincere. Ora fascista attaccato dagli amici di Zingaretti. Domani grillino che abbraccia la Lombardi. E dopo domani? Li anticipo io. Diranno che questa è la mia squadra… (pubblica un post dove sono raffigurati, tra gli altri, Mussolini e Fidel Castro, vedi sotto). Ma la mia squadra siete soltanto voi – continua - chi teme la popolarità e la diversità rispetto alla politica tradizionale reagisce così. La mia ossessione invece è risolvere i problemi della gente del Lazio. Evidentemente chi ha solo l’ossessione dell’avversario, non è interessato ai problemi reali. Ma i cittadini come voi ormai lo sanno”.

“Con me viene usato – ha detto ancora su altre testate - lo stesso metodo usato ossessivamente per 24 anni con Silvio Berlusconi”. Il riferimento è ovviamente alle parole che avrebbe detto riguardo il Duce. "Le mie parole sono state strumentalizzate, non solo da quelli che volano su un'informazione sbagliata e taroccata, ma anche, forse, da qualche amico di Zingaretti che vedendo i sondaggi – dice - ha iniziato ad aver paura di me".

Polemiche su Mussolini e la storia d’Italia a parte, nelle prossime ore si deciderà il futuro del centrodestra. Il silenzio di queste ore potrebbe far presagire un annuncio imminente. A questo punto non è escluso che proprio Sergio Pirozzi rientri ufficialmente in gioco come candidato unitario del centrodestra, magari ‘supportato’ da un elemento di spicco di Forza Italia o che garantisca il fronte moderato sulla rappresentatività politica. Si vedrà nelle prossime ore. Sempre che il centrodestra regionale abbia voglia di percorrere questa sttrada.

 

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