Rocca di Papa: Babbo Natale Crestini, promette voti a mezzo Pd. Da Lupi a Vincenzi a Ferro, dalla Mattia alla Gara. E pure a FdI

Pubblicato: Mercoledì, 20 Dicembre 2017 - redazione politica

crestini babbo nataleROCCA DI PAPA (politica) - Il sindaco è cercatissimo da tanti di coloro che, dal territorio castellano, tentano l'assalto alla Pisana. Ma quanti voti ha da cedere il primo cittadino?

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A Natale bisogna pensare soprattutto agli amici. Ai vecchi amici: anzi, meglio a quelli nuovi (ma manco tanto), che quelli vecchi nel frattempo si sono organizzati diversamente.

Emanuele Crestini è come Babbo Natale: dispensa e promette voti a destra e manca, e soprattutto in questo momento si può fare eccome. Perché tra pochissimi giorni nasce Gesù e perché, soprattutto, a marzo di va al voto Regionale. Ma anche forse a quello Politico.

I nuovi amici sono quelli del Partito democratico. In varie forme, in varie sostanze, in varie modalità. Sul locale, senza dubbio: ad iniziare dall'amico Mauro Fei, proseguendo con l'amico Maurizio De Santis (ovvero il segretario cittadino Massimo Litta) ma anche la consigliera Marika Sciamplicotti. Tutti amici. Chi per un verso (Fei, De Santis e quelli dell'accordo dell'ottobre 2015), chi per un altro, ovvero l'ex candidata sindaca che con l'ex nemico Crestini ha stretto un serrato patto di non belligeranza se non proprio di sostegno finalizzato a contrastare l'Mdp (o come si chiama oggi) e il gruppo Petrolati.

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In soldoni, perché di quello politicamente si parla, si tratta di spargere un po' di voti qua, un po' di voti là.

Ma a chi, in pratica? La lista è lunga e potrebbe essere affinata strada facendo anche se il fronte è più ampio e riguarda anche un altro sindaco limitrofo, altro ex paladino del civismo, Roberto Di Felice di Ariccia. Una cosa è certa: Emanuele Crestini, votato ed eletto sindaco nel giugno 2016 in strenua opposizione al Pd ed al centrosinistra al governo di Rocca di Papa da 20 anni, rischia di diventare uno dei "salvatori" di Nicola Zingaretti.

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L'elenco, si diceva, è corposo. Si va dall'amico Simone Lupi, uno dei primissimi a trascinare il sindaco nel partito di Renzi, alle nuove fiamme Marco Vincenzi (LEGGI Crestini molla Lupi e va con Vincenzi) e Eleonora Mattia. Proprio la Mattia è la candidata consigliera di riferimento della citata Sciamplicotti e ad oggi è data in abbinamento (per la possibilità che da quest'anno avranno gli elettori di esprimere la doppia preferenza, uomo e donna, sulla scheda elettorale) col deputato uscente ed ex sindaco di Anguillara Emiliano Minnucci.

Quello dei deputati Pd da portare in Regione Lazio è un tema che tocca da vicino Rocca di Papa. Perché in fila - e dunque in attesa di appoggio - non c'è solo Minnucci ma anche un'altra vecchia conoscenza di Rocca di Papa, Andrea Ferro. E a proposito di accoppiate, la donna da affiancare a Vincenzi oggi sarebbe Marietta Tidei. E se prometti voti ad uno del ticket, non li prometti anche al partner?

 

 

 

 

 

 

La lunga fila dei sostenibili da Crestini, sindaco anti-Boccia e sindaco anti Pd e anti-centrosinistra (anzi no, mai stato, anzi sì. Bo...) proseguirebbe anche con l'attuale consigliera comunale di Monte Compatri e vice segretaria provinciale del Pd Serena Gara se questa, come si dice, alla fine dovesse candidarsi alla Regione Lazio con la funzione di sfilare voti all'avversario politico paesano di sempre, Marco De Carolis.

E in tutto questo, tenersi forte, c'è chi sostiene che Crestini abbia entrature romane anche in Fratelli d'Italia. Cui, ovviamente, avrebbe promesso una mano in fase elettorale.

Ma la domanda principe è: quanti voti ha o pensa di avere "in mano" il sindaco Crestini?