Grottaferrata: No Sprar, centinaia di firme in pochi giorni. Antonini (Cpi) visita Colle S.Antonio. Il dibattito va avanti tra denunce politiche e vie legali

Pubblicato: Martedì, 19 Dicembre 2017 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Sempre più attivo il fronte contro la Delibera 47. Sarà un 2018 al calor bianco

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Questa mattina con Mauro Antonini, candidato presidente alla Regione Lazio per Casa Pound alla regione Lazio, ha visitato Grottaferrata. “Abbiamo incontrato commercianti e residenti del comune – dicono dal movimento - siamo stati nel quartiere Colle S. Antonio, dove alloggi Ater di nuova costruzione potrebbero essere - secondo il movimento politico - destinati al progetto Sprar. Il programma migranti, che sarà attivo dal 1° Luglio 2018, intanto continua a far dibattere la comunità.

Il Comitato nato per abrogare la Delibera 47 che ha dato il via all'iniziativa di accoglienza dei richiedenti asilo, in pochi giorni, grazie al supporto logistico di esercizi commerciali e l'adesione dei cittadini, ha raggiunto già centinaia di firme. Potrebbero già bastare per la richiesta di un consiglio comunale straordinario sul tema, ma l’obiettivo degli organizzatori, da quanto si è capito, è arrivare a cifre molto più importanti per mettere la Giunta davanti a cifre di opinione pubblica consistenti.

Intanto il Comitato No Sprar torna sulle tematiche degli ultimi giorni con un comunicato stampa molto critico nei confronti dell'amministrazione Andreotti: "L’assessore Rocci - afferma la nota - ha sporto una querela contro ignoti in relazione al post pubblicato sulla pagina del “Comitato No Sprar Grottaferrata”.  Tale post pone all’evidenza pubblica come una ONG “rossa” denominata G.U.S. (Gruppo Umana Solidarietà), la quale gestisce centri SPRAR in molte regioni d’Italia (Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Lazio, Sardegna), abbia manifestato un concreto interesse per un immobile sito nel Comune di Grottaferrata, in viale I° Maggio, che vorrebbe utilizzare per insediarvi alcuni richiedenti asilo".

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"Appresa l’informazione relativa alla suddetta ONG denominata G.U.S. , abbiamo ritenuto di pubblica utilità e, dunque, giusto e doveroso informare la cittadinanza di Grottaferrata - prosegue il comunicato - in ordine alla circostanza che la sopra citata organizzazione che conta ad oggi 432 dipendenti (il triplo del 2015) e che vanta una situazione patrimoniale verificabile da chiunque attraverso consultazione del proprio sito -gusitalia.it- stia, salvo smentite ufficiali degli interessati, raccogliendo informazioni circa eventuali stabili da destinare ai richiedenti asilo, siti in Grottaferrata. Una vicenda, quella relativa alla ONG, assolutamente non trascurabile, aggravata dal fatto che, se un titolare di un’agenzia immobiliare non avesse evidenziato tutto quanto sopra, la vicenda sarebbe rimasta sconosciuta o nell’ombra. Come, d’altro canto, è rimasto nell’ombra fino ad ora tutto il percorso di gestione che l’amministrazione comunale intende intraprendere in merito all’accoglienza degli immigrati destinati alla nostra cittadina. Abbiamo ritenuto quindi, in seguito a palesi prese di posizione a favore del progetto SPRAR da parte di Francesca Rocci, politicamente doveroso richiedere le dimissioni della stessa dalla carica di assessore alle politiche sociali. Ciò costituisce una valutazione politica".

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"L’assessore Rocci non è da noi stata, in alcun modo, ricondotta all’ONG sopra menzionata - puntualizza il movimento - ci sorprende e ci rimane difficile, quindi, capire cosa possa spingere un esponente politico, che ricopre una così importante carica nella giunta cittadina, a proporre querele contro i propri cittadini per aver richiesto chiarimenti nell’interesse della Comunità.  Ciò specialmente poiché si tratta di argomenti di rilevanza pubblica che interessano tutta la collettività. Ci si sarebbero, invece, attese risposte concrete tese a far chiarezza in relazione ad una vicenda su cui gran parte dei Grottaferratesi ha manifestato preoccupazione ed esige certezza".

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Un rappresentante del Comitato ha fornito nelle scorse ore ogni delucidazione alle competenti autorità. "Non saranno certo queste piccole interferenze a farci desistere dal nostro obbiettivo", conclude 'No Sprar".

La raccolta firme intanto continua, mentre nell'alveo della maggioranza, dove il silenzio (sconcertante e singolare) regna sovrano (a parte alcune importanti prese di posizione della stessa Assessore Rocci e una dichiarazione del consigliere Garavini) appare come una strategia scelta e suicida, visto il martellamento comunicativo del fronte contrario. In un Natale senza luminarie e senza iniziative di particolare importanza (a parte le rare e lodevoli eccezioni), è l'argomento rifugiati quello più importante. Nel 2018, presumibilmente, rimarrà tale. C'è chi giura, anzi, che la polemica si acuirà ancora di più.  

 


Commenti  

# grottaferratamia 2017-12-19 23:46
silenzio della politica vs attivismo civile..chi vincerà?
quello che mi fa riflettere è che l'anima di sinistra della coalizione civica di andreotti tace anzichè pavoneggiarsi boldrianamente, mentre l'anima di destra della colazione civica di andreotti tace senza aprire bocca su quello che uno di destra non vorrebbe mai...tutti zitti...bello il culo sulla sedia! vergogna..chi per un motivo chi per l'altro!!
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