Furto della palma al parco pubblico di Frascati, lettera di una mamma allo "stupido ladro di speranze e di sogni"
Pubblicato: Domenica, 03 Dicembre 2017 - redazione attualità
FRASCATI (attualità) - Nei giorni scorsi la clamorosa sottrazione notturna dell'albero piantumato all'Ombrellino dai ragazzi delle scuole
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Da Mena Senatore, una mamma che si firma "amareggiata ma fiduciosa", in merito al furto della palma al Parco dell'Ombrellino riceviamo e pubblichiamo.
"Cerco di trovare le parole per esprimere l’amarezza che provo oggi.
Cerco di immaginare la tua faccia, la tua età, i motivi che ti hanno spinto a rubare un alberello piantato in un parco in mezzo al verde. E per quanto mi sforzi, non ne trovo alcuno.
Mi chiedo se tu ti sia fermato un attimo a pensare a quello che stavi facendo, ma mi rispondo che non hai pensato proprio a nulla, se non a sradicare sogni, speranze ed emozioni.
Sai chi c’era dietro a quell’alberello? Dei bambini con gli occhi sgranati, ancora capaci di emozionarsi in un mondo che corre in fretta, che produce, che non si guarda più intorno, che non si ferma più a raccogliere un fiore, a guardare le nuvole, gli uccelli…a piantare un albero! A piantare una speranza che il futuro sia più bello, più verde, più umano.
Mi sembra di vederli quei bambini che recitano poesie create da loro per il loro nuovo amico alberello tra i banchi di scuola.
C’era anche mia figlia, insieme ai figli di tanti altri. Emozionata e felice, il pomeriggio mi ha mostrato l’albero al parco.
I bambini lo avrebbero salutato come un amico che , silenzioso e fedele, li avrebbe accompagnati negli anni.
Sai, se insegniamo ai bambini ad essere amici degli alberi, abbiamo ancora qualche speranza di un mondo migliore per loro.
Ma tu, in pochi attimi hai spazzato via tutto. Non hai semplicemente rubato un albero, hai fatto molto di più. Hai sradicato le emozioni, i valori del rispetto e della vita. Hai convinto ciascuno di quei bambini che il mondo è cinico, crudele e che non serve a nulla piantare un albero.
Se avremo una società ancora più malata, più disincantata, dove i giovani saranno sempre più sfiduciati e senza speranza, incapaci e indesiderosi di costruire un mondo più bello per tutti, lo dovremo anche a te, stupido, povero ladro dei sogni, delle emozioni e delle speranze dei nostri bambini.
Ma i bambini sono più forti di te; i bambini sono meravigliosi. Avranno altri sogni, pianteranno altri semi, saluteranno altri amici, perché per fortuna, per ogni povero ladro come te, ci sono altrettanti adulti pronti ad accompagnarli con amore verso il futuro che li attende".
