Prima Grottaferrata, Claudio Bracci: "Il cavallo di Troia e le riunioni carbonare"
Pubblicato: Venerdì, 14 Luglio 2017 - redazione politica
GROTTAFERRATA (politica) - Una dura nota da parte del delegato di lista: "Il nostro consigliere Alessandro Cocco ha rinunciato al nostro assessorato come decisione unilaterale"
ilmamilio.it
Dall'architetto Claudio Bracci, delegato della lista "Prima Grottaferrata" riceviamo e pubblichiamo.
"Alcuni candidati consiglieri e sostenitori della lista “Prima Grottaferrata”, mi hanno interpellato per stigmatizzare l’atteggiamento tenuto dal consigliere eletto Alessandro Cocco, in riferimento alla decisione unilaterale, di rinunciare all’assessorato, promesso e concordato con il Sindaco, che eravamo riusciti a garantirci attraverso l’elezione di un consigliere, grazie soprattutto al grande impegno di tutti i candidati di lista. Il comportamento del consigliere Cocco, non ha minimamente tenuto conto del parere di tutti coloro i quali, con i loro voti, hanno contribuito al raggiungimento di un importante risultato elettorale, ma soltanto di una parte molto ristretta e con pochi voti. Alla luce di quanto è accaduto nella distribuzione delle deleghe, e in considerazione del fatto che il consigliere della lista “Prima Grottaferrata”, ne ha fatto incetta per un numero importante, nutriamo il legittimo dubbio che la rinuncia all’assessorato, possa essere stato un atto ponderato e finalizzato a garantire a se stesso, o a persone lui vicine, una parte della gestione dell’amministrazione e del programma, mantenendo lo scranno in Consiglio Comunale.
Il progetto che la nostra lista ha cercato di portare avanti, garantiva una scelta democratica sia di eventuali incarichi di Giunta che quelli di commissione o deleghe, nelle varie riunioni effettuate erano già state prese posizioni ben chiare e per di più anche votate ed i cambiamenti in corsa non sono stati comunicati al gruppo intero. Ci è giunta notizia di riunioni carbonare tra il sindaco ed il consigliere eletto con l’aggiunta di una piccola rappresentanza di candidati consiglieri e un esterno, forse per decidere quali deleghe fossero più idonee al piccolo e ristretto gruppo, il dubbio ci attanaglia.
Ci si domanda come mai questi incontri siano solo per pochi eletti e come mai il risultato non viene mai comunicato? Chiedo scusa, anche per le persone che mi hanno interpellato ed incaricato di domandare quanto, se da parte nostra sorge un po’ di diffidenza, ma ci sembra legittimo pretendere di sapere, non possiamo rimanere passivi ed accettare dogmaticamente una soluzione che scontenta persone che hanno conquistato discreti voti, che non dimentichiamo nel cumulo hanno fatto crescere la nostra lista consentendo il raggiungimento della quota di elezione di un consigliere.
Il principio assoluto di democrazia è nella condivisione ma sempre rapportata ai meriti conquistati sul campo, non è possibile accettare verdetti e conclusioni che non tengano conto del lavoro svolto in campagna elettorale, ma parlare solo di capacità professionali, che tra l’altro in alcuni casi non si ravvisano assolutamente. Parliamone onestamente, confrontiamoci, non fuggiamo, e non ci nascondiamo dietro banali ed inesistenti scuse o finti rifiuti, non dobbiamo essere solo registi di una strategia unilaterale e quadrilaterale, tutti quelli iscritti alla lista hanno contribuito al risultato dei 406 voti totali e 311 di lista, perché questi numeri hanno portato alla vittoria ed alla elezione del consigliere. Lei sig. Cocco Alessandro è il consigliere di tutti e 406 voti (o 311 di lista) e deve rendere conto a tutti, e di questo ne deva dar ragione".
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