Rocca di Papa prossimo step: il siluramento di Calcagni, il gruppone Mdp-Vcn e la "demolizione" di Boccia

Pubblicato: Giovedì, 23 Novembre 2017 - Marco Caroni

ROCCA DI PAPA (politica) - Il sindaco Crestini ha messo il presidente del Consiglio nel mirino ma il gruppo di Petrolati ora ha lo scomodo ex sindaco da sistemare

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Vivrà di step ben identificati la politica di Rocca di Papa nelle prossime settimane: prossime settimane nelle quali ogni gruppo di potere farà il proprio gioco.

Già, i gruppi di potere.

Sono esattamente identificati: quello residuo della maggioranza di Emanuele Crestini sindaco pro tempore, che ha in Paolo Gatta, Gian Lupa Zitelli e Laura Fico i fedelissimi dei fedelissimi, gli ultimi centurioni.

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Quello poi degli anti-crestiniani, identificato attorno alla figura di Bruno Petrolati e con, dentro, una squadra molto composita che non ha ancora ben capito come parlarsi. Ma che, proprio attorno alla figura dell'ex assessore ed ex segretario Pd (nonché ex delegato alle Antenne di Crestini), si parlerà ben presto. Un gruppo che va dai vari Massimiliano Calcagni e Lorenzo Romei ed arriva, passando per il fulcro di Petrolati, alla Giannone (che domani vomiterà tutte le sue verità), dritto dritto all'Mdp di Ponzo e Boccia. Già, Boccia.

L'ultimo gruppo è di quelli che non stanno né qui, né lì: ne fanno parte un po' Ottavio Atripaldi, un po' Marika Sciamplicotti (senza il Pd, però, che ormai è organico a Crestini) e un po' Massimo Grasso.

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OBIETTIVI - Ognuno dei 3 gruppi sopra descritti, ben identificato in Consiglio comunale, ha un proprio obiettivo. O più di uno.

Crestini ed i suoi hanno come obiettivo urgente quello di fare fuori il presidente del Consiglio Massimiliano Calcagni al cui posto punta, senza mezzi termini, Paolo Gatta. Calcagni può essere sfiduciato solo per gravi mancanze e tutto sommato quanto sta accadendo in relazione ai gruppi consiliari illegittimi lascia intendere l'imminente impeachment per Calcagni. L'obiettivo a medio termine è quello di sopravvivere il più a lungo possibile anche se è evidente che l'esperienza politica ed amministrativa di questa maggioranza sia ormai terminata.

D'altra parte l'attacco di questa sera, "Calcagni incompetente e in conflitto di interessi" dice esattamente questo.

A proposito: chi mettere in Giunta al posto della Giannone? Non che Crestini abbia fretta, ma un'ipotesi potrebbe essere quella di delegare l'assessora Veronica Cimino (che è un architetto) e magari inserire una tra Anna Brandani (sempre verde, seppur legata a doppio mandato con la Giannone) o niente meno che Raffaella Taggi. In quest'ultimo caso si tratterebbe della sublimazione di un rapporto tra Crestini ed il Pd ormai alla luce del sole, concretizzato anche dal sostegno che il sindaco ha dato al manifesto pro-Zingaretti.

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Gli anti-crestiniani - che caso vuole si ritrovano oggi, nonostante il tentativo di aggrapparsi sugli specchi, nel gruppone misto (ex Mdp-Vcn, Voi con noi), hanno un obiettivo immediato, anzi due, sul piano politico. L'urgenza è quella di liberarsi una volta per tutte di Pasquale Boccia: questo pare essere l'obiettivo numero uno di Petrolati, di Calcagni e di quelli che nell'Mdp fanno buon viso a cattivo, cattivissimo gioco. La strada per centrare questo obiettivo si chiama Calcare ed Urbanistica: dimostrare quindi, anche attraverso le parole che la Giannone potrebbe pronunciare domani sera, che la vecchia Amministrazioni ha collusioni e impicci tanto grandi da "seppellire" il passato - Sciamplicotti compresa - una volta per tutte.

L'altro obiettivo è quello di fare di tutto per far cadere il sindaco entro il prossimo mese nella speranza di tornare alle urne addirittura a marzo e, per quella scadenza, essere in pratica l'unica forza già bella e pronta per la battaglia.

Infine quelli che non stanno né qua, né là. L'unico obiettivo comune è quello di tenere Crestini a bagnomaria, per non dare vantaggio al gruppo di Petrolati-Boccia (?)-Giannone (fino a quando?)-Calcagni e per avere quindi tempo di organizzarsi.

Si tratta di un gruppo variegato e senza un reale collante se non quello di giornata. Un gruppo che però oggi rappresenta l'ago della bilancia della contesa.

Una cosa è certa: siamo al tutti contro tutti, ultimo atto di un'esperienza Crestini davvero non destinata a passare nell'albo d'oro delle Amministrazioni roccheggiane. E lo diciamo da un anno e mezzo.