Grottaferrata | Quelli che dovevano fare opposizione e l'Asse demokratico 2022
Pubblicato: Mercoledì, 28 Aprile 2021 - redazione politica
GROTTAFERRATA (politica) - Se le due della fu "Città al Governo" sono ormai parte della nuova coalizione del sindaco, restano incerte le posizioni di Mari, Franzoso e Famiglietti
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Esattamente un anno fa, ben prima che uscisse fuori il pasticciaccio sul nuovo contratto sui rifiuti (decennale, da 32 milioni di euro, cui cui torneremo a breve), dalle colonne della nostra testata chiedevamo: chi è in maggioranza al fianco del sindaco demokratico, chi è invece in opposizione a questa pessima Amministrazione comunale?
LEGGI Grottaferrata: urge mozione d'ordine, qui parlano tutti. Chi è in maggioranza e chi in opposizione?
La domanda, ahinoi, è rimasta ovviamente senza risposta (come tutto, in questi ultimi 4 anni, a Grottaferrata) ma, soprattutto, è quantomai di pressante attualità.
Nel corso di questi ultimi mesi, d'altra parte, abbiamo ben compreso - e fino in fondo - quanto forte sia il legame politico tra il sindaco, il suo strettissimo entourage di fedelissimi (4 persone al massimo, delle quali una ampiamente ignota) e le due consilgiere della fu "Città al Governo". Tanto forte, abbiamo scoperto durante questi tempi di pandemia, che il gruppetto delle ex "dure e pure" è considerato il primo reale avamposto della coalizione (il famoso "Asse demokratico") sulla quale il sindaco uscente nel 2022 conta di ripresentarsi davanti ai cittadini.
Per il resto, date per assodate le posizioni di Massimo Garavini e Veronica Pavani (#farerete), c'è da chiedersi con chi stiano davvero oggi Paola Franzoso (area Pd "non ortodosso"), Fabrizio Mari (già Italia Viva) e soprattutto l'impalpabile Piero Famiglietti, del quale si è persa ogni traccia. Non che la partenza, raccolta l'eredità di uno che opposizione la faceva e sapeva farla bene (Maurizio Scardecchia), fosse stata da strapparsi i capelli.
Da costoro, d'altra parte, sarebbe anche lecito attendersi - nel nome del mandato ricevuto dai cittadini - una posizione su quel "pasticciaccio sui rifiuti" nel quale oggi l'Amministrazione tenta l'ennesima operazione di rivisitazione dei fatti.
Se, dunque, di Fabrizio Mari può dirsi con assoluta certezza che di certezze non ve ne siano e che al momento la comparsata nell'ultimo Consiglio sul DUP (LEGGI Grottaferrata: quando un Documento di programmazione è solo demagogia e campagna elettorale) gli sia probabilmente valsa per evitargli l'impaccio di votare contro o astenersi (d'altra parte le motivazioni addotte per l'abbandono dell'Aula sono state ai purissima lana caprina), è chiaro che da Famiglietti un colpo sarebbe giusto aspettarselo.
Perché per quanto ormai sfaldato ed irrecuperabile, il consigliere rappresenta un gruppo (quello del Movimento 5 stelle) che nel 2017 si schierò con forza contro l'attuale sindaco. E c'è da capire se nel 2022 le cose resteranno tali o, come parrebbe essere più saggio ritenere, Famiglietti abbia già stretto il patto col sindaco.
Nel nome della demokrazia, ovviamente.
Commenti
La virtù dei vincenti che nella realtà non riescono a portare a termine un mandato elettorale nemmeno 1 = 4 Commissari dal 99 li qualificano
A Gtf gli abitanti diminuiscono, alla faccia del comandante legaiolo che continua a chiedere l'aumento delle nascite, in Italia pure
Il comandante legaiolo&company chiedono sempre più liberismo = + consumi e + sprechi
Il New York Times riporta che nonostante il covid si è consumato più di quello che il pianeta riesce a generare
Il comandante legaiolo&company preferiscono moltiplicare i consumi&consumatori anziché fermare il contagio&morti perché rallentano l'economia
Secondo il comandante legaiolo& la fascista immaginaria solo aumentando le nascite si serve la patria..... fino a quanto in Italia, CENTO MILIONI?
A Gtf&Italia servirebbe più STATO, più solidarietà, meno consumi e meno edonismo individualista
= la BUONA POLITICA