Frascati | AAA cercasi task force per il pre-dissesto. Arrivano i consulenti?
Pubblicato: Sabato, 10 Aprile 2021 - redazione politica
FRASCATI (politica) - La commissaria decisa ad affrontare i conti comunali
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A un anno e mezzo dall’approvazione in Consiglio comunale del Piano di Riequilibrio pluriennale poco o nulla è stato fatto di quanto previsto per mettere in sicurezza i conti del Comune. Un punto che ha segnato uno dei più importanti fallimenti dell'Amministrazione Mastrosanti, caduta il 17 febbraio scorso.
Va detto che sicuramente l’emergenza sanitaria ha influito molto sul corretto svolgimento dell’azione amministrativa, ma una gran parte del mancato conseguimento degli obiettivi è da ricondurre anche alla poca incisività di un’Amministrazione, come quella guidata dall’ex sindaco di ItaliaViva Roberto Mastrosanti, più concentrata a risolvere problemi interni (poi non risolti, vista la fine prematura dell’esperienza finto civica) che ha governare la città.
Per recuperare il tempo perduto il Commissario straordinario ha dunque pensato di istituire, con delibera n.4, un Ufficio Strategico per l’attuazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale dotato delle specifiche competenze professionali per dare concreta attuazione alle misure previste dal Piano e, in particolare, all’analisi e al monitoraggio generale sul rispetto del Piano, all’attuazione delle azioni previste per gli anni 2020 e 2021, con particolare riguardo all’attività di esternalizzazione dei servizi e alienazioni immobiliari e alla predisposizione delle attività preparatorie per le azioni previste nel 2022.
L’Ufficio, a quanto si legge dalla delibera, si comporrà di due dipendenti e un Dirigente, sotto l’azione di sovrintendenza e coordinamento del Segretario Generale, ma potrà avvalersi anche di professionalità esterne, laddove ritenute necessarie ai fini del raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano, per la realizzazione di specifici interventi per i quali sia necessario avvalersi di professionalità non reperibili all’interno.
Desta qualche perplessità quest’ultimo punto: per portare avanti un piano di riequilibrio rischiamo come collettività di dover spendere più soldi per affidare ad esterni la sua attuazione? 