Rocca di Papa: al "suo" Consiglio la Giannone si dà "alla macchia". E Crestini è (finalmente) pronto a silurarla

Pubblicato: Lunedì, 20 Novembre 2017 - redazione politica

opposizione rdpROCCA DI PAPA (politica) - La vicesindaca non si presenta nell'Assise straordinaria dove avrebbe dovuto chiarire dopo le pesanti accuse lanciate nelle passate settimane. Tutti ne chiedono la testa

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Veronica Giannone, vicesindaca ed assessore all'Urbanistica in quello che era il "suo" Consiglio manco si è presentata. Possiamo semplicemente dire che, politicamente parlando - se di politico in tutta questa vicenda qualcosa è ancora rimasto -, la Giannone si è letteralmente data "alla macchia". Assente, non pervenuta. E questa assenza apre un nuovo capitolo, quello del siluramento dalla Giunta, che andrà verosimilmente in onda nelle prossime settimane.

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Doveva essere il Consiglio comunale del chiarimento, delle spiegazioni, del come e del perché la vicesindaca aveva prima denunciato di aver subito pressioni e minacce (LEGGI: "La Giannone: "Pressioni e minacce per farmi dimettere", del 18 ottobre) ed invece nulla: tutti a parlare, soprattutto quelli della minoranza (essenzialmente il consigliere Massimo Grasso di Obiettivo e la collega Marika Sciamplicotti del Pd) e a chiedere spiegazioni.

 

 

 

 

 

 

 

Ancora una volta, insomma, la vicesindaca perde l'occasione per spiegare ai colleghi consiglieri e soprattutto ai cittadini (compresi i 99 che l'avevano votata nel 2016) quale sia il problema. Quali siano i legami tra le presunte minacce e pressioni e la questione dell'abuso edilizio che sarebbe stato contestato o che comunque riguarderebbe il marito.

Si finirà in Tribunale, a forza di querele e di denunce oltre quanto già fatto nei mesi scorsi dai 5 stelle (esposto in Procura) e dalla stessa Sciamplicotti (esposto alla prefettura): anche perché nei giorni scorsi la Giannone con un comunicati stampa a dir poco criptico ha accusato il consigliere Massimo Grasso di aver fatto "articolati intrecci" con alcuni colleghi avvocati proprio in merito alla questione che riguarda il di lei marito (LEGGI "Caso Giannone, in Procura e in prefettura i dialoghi del consigliere Grasso", del 17 novembre).

Un gran bel casino, non c'è che dire.

In tutto questo, nel corso del Consiglio comunale straordinario di questo pomeriggio lo stesso Grasso ha chiesto a gran voce, sventolando proprio gli articoli della Giannone apparsi su ilmamilio.it, le dimissioni della vicensindaca. "Comunque sia - ha detto l'esponente di minoranza - procederò a querelare la signora Giannone per diffamazione a mezzo stampa per l'ultimo articolo apparso nei giorni scorsi".

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crestini calcagni4A chiedere un chiarimento, sollecitando la presenza della vicesindaca in Aula per spiegare cosa sta succedendo, sono stati per la verità anche gli stessi consiglieri di maggioranza: invocazione chiaramente caduta nel vuoto perché in Municipio della Giannone oggi non c'è stata traccia.

Durissimo l'intervento della Sciamplicotti (Pd): "L'assenza della vicesindaco è non è sinonimo di serietà e di attaccamento alla città. La Giannone doveva spiegare. Perché poi di quanto stava accadendo attorno alla Giannone non sono stati informati i capigruppo? Siamo qui in questo Consiglio straordinario proprio per avere chiarimenti ma a quanto pare non arriveranno neanche oggi". Un attacco diretto al presidente del Consiglio Massimiliano Calcagni che ha tentato la replica.

A scaricare la vicesindaca c'è però anche il consigliere di maggioranza. Paolo Gatta, non a caso da mesi in odor di assessorato. "Anche noi abbiamo chiesto spiegazioni all'assessore ma non sono arrivate". "La Giannone - ha attaccato poi Pasquale Boccia dalle file dell'Mdp - sta facendo passare Rocca di Papa per una cittadina di delinquenti e così non è. Chiedo che il sindaco Crestini intervenga con forza".

Quindi il sindaco Emanuele Crestini, che ha sostanzialmente silurato la sua vicesindaca. "Io come tutti i consiglieri, anche di maggioranza, so quanto è stato riportato sul mamilio e sulla stampa. Prendo atto del fatto che oggi Veronica Giannone non si è presentata e non ha dato spiegazioni, prenderemo provvedimenti molto gravi".

Pronta la defenestrazione dell'assessora all'Urbanistica ma sul caso Giannone si scriveranno ancora fiumi di inchiostro.

Non finisce certo qui...