Stop biancoceleste, ecco perché la Lazio ha steccato proprio nel derby

Pubblicato: Domenica, 19 Novembre 2017 - Marco Caroni

FRASCATI (voce biancoceleste) - Nel 2-1 di sabato pomeriggio tante componenti negative tutte insieme: gli errori individuali, quelli di strategia e il miglior approccio alla gara degli avversari

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La Lazio si è fermata sul più bello e non è stata, necessariamente, una questione di stanchezza.

La Lazio ha steccato nella partita che da sempre è la più attesa dai tifosi, il derby. Un ko giusto, meritato, perché al di là dei singoli episodi e degli errori macroscopici del singolo (Bastos, protagonista in entrambe le reti giallorosse), la Roma è apparsa molto più quadrata, molto più motivata, molto meglio messa in campo. Il risultato è stato quello di una squadra, quella di Di Francesco, che è quasi sempre arrivata prima sul pallone fatta eccezione per i 15' che nel secondo tempo hanno portato al gol di Immobile.

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Già, Immobile. In pochi hanno rilevato che la rete messa a segno dal capocannoniere dopo appena 4' è stata annullata per fuorigioco quando ormai la palla era entrata in rete: la terna arbitrale più gli addetti al var hanno avuto molti secondi per decidere se lo scatto del centravanti fosse avvenuto in linea o poco oltre la linea difensiva della Roma. Le immagini, pochissime quelle che circolano sul tema, dicono che probabilmente comunque la decisione è stata giusta ma è evidente che se la rete - messa a segno e poi annullata, con esultanza biancoceleste in corso - fosse stata convalidata, la partita sarebbe stata molto, molto diversa.

 

 

 

 

 

 

 

Detto questo la Roma ha vinto il derby e lo ha vinto anche sul piano della strategia e della tattica. Mister Simone Inzaghi aveva pensato ad una alternativa al gioco per vie centrali dal momento che aveva immaginato, come verificatosi poi, che i ntorno a Luis Alberto la Roma avrebbe costruito una vera gabbia. E così ha chiesto, ma troppo a lungo e con troppa insistenza, alla difesa di partire da dietro e dai e dai l'errore tra Strakosha (comunque incolpevole o quasi sui gol) e Bastos (disatroso, il peggiore in campo) prima o poi ci sarebbe scappato. Ma insomma, chiedere al difensore per un'intera partita di fare il regista arretrato è stato davvero troppo.

La Lazio insomma ha perso perché la Roma ha meritato di vincere ma anche perché ci ha messo del suo: così come un po' avventata è apparsa la scelta di tenere fuori Lukaku che quando è entrato he creato movimento, scompiglio ed ha messo in almeno qualche occasione la Roma in affanno. Tanto da costringere mister Di Francesco e togliere dalla gara Florenzi.

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Peccato che tutte le negatività possibili, unite anche alle giornate poco ispirate di Parolo, Lulic e dello stesso acciaccato Immobile (che però ha fatto un gol e mezzo...) si siano verificate nella partita più attesa: il derby. Peccato davvero, perché il divario tra le due squadre messo in evidenza nella parte centrale della gara è apparso eccessivo. E la classifica lo dice.

La Lazio ora deve ripartire dai suoi errori: da quelli dei singoli, da quelli di strategia, e da quelli di approccio alla gara. E probabilmente, in questo momento, è per mister Simone Inzaghi arrivato il momento di dare un po' di spazio a quelle che sono state ritenute sino ad oggi seconde linee: da Lukaku a Nani (discreto il suo apporto nel derby), da Basta a si spera presto recuperati Felipe Anderson.