ESCLUSIVO - La nuova vita di Wrongonyou dopo Sanremo: "Ora il disco e... le Ferrari"

Pubblicato: Mercoledì, 10 Marzo 2021 - Matteo Carè

GROTTAFERRATA (musica) - Il cantautore castellano si confessa dopo la bella esperienza al Festival. "Il premio Mia Martini è proprio quello che mi sarebbe piaciuto"

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"A parte Sanremo Giovani, è il premio al quale ambivo di più e quello che più mi interessava". Marco Zitelli, in arte Wrongonyou, ha appena concluso la sua esperienza al Festival di Sanremo, classificandosi appena quarto nella categoria Giovanni Proposte. Tra pochi giorni, però, tornerà a Grottaferrata, sua città natale, con il premio della critica del Festival della canzone italiana “Mia Martini”.

A Grottaferrata ad attenderlo ci sarà la sua famiglia e nonna Emma.

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Complimenti per il premio alla critica Mia Martini. Prima di te, l’hanno vinto autori del calibro di Gabbani, Masini, Turci e Renga. Sei soddisfatto?

Sono molto soddisfatto. A parte Sanremo Giovani, è il premio al quale ambivo di più e quello che più mi interessava: non sono un grande sostenitore del televoto, quindi nel momento in cui c’è una giuria di addetti ai lavori ed esperti, dal momento che il premio viene dato da chi scrive tutto l’anno di musica e da chi è alla ricerca di cose nuove, lo reputo molto importante come premio. Sono molto felice di averlo preso.

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Come è andata sul palco?

Bene. Di base, come tutti, ho avuto di problemi tecnici: avevo un po’ il volume basso in cuffia la prima serata e la seconda serata all’inizio avevo il microfono basso. In generale comunque mi sono trovato molto bene. È andata alla grande, è un palco che comunque sia ha un peso importante e psicologicamente è difficile da sostenere.

Non ti ho visto emozionato, la sensazione è che tu abbia vinto sull’emozione

Sì, per fortuna venivano già con uno zaino di esperienze. C’era comunque l’orchestra che ti cullava e ti metteva sicurezza, alla fine non ero da solo sul palco. L’unico peso vero era la diretta televisiva e poi il palco storico.

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Il fatto che lei si sia esibito senza il pubblico ti ha condizionato?

No. Ero talmente concentrato dal non cadere dalle scale e cantare al meglio delle mie possibilità che ho dimenticato che il pubblico non ci fosse.

Tornato da Sanremo cosa farà?

Sono ora a Milano. Tornerò ai castelli questo weekend per andare dal Sindaco, e ora nel week end, con delle ore di libertà, ne approfitto per fare un saluto a Grottaferrata e andare dalla mia famiglia.

A Grottaferrata chi sarà lì ad aspettarti? Nessuna compagna?

Mmh... non lo so, sono situazioni instabili purtroppo. L’importante è che io trovi giù la mia famiglia che mi aspetta. La mia compagna gira per il mondo, più che altro ci incontriamo dove capita, date le disposizioni che abbiamo. Però allo stesso tempo arriverò e troverò la mia famiglia. Non vedo l’ora di far vedere il premio a nonna Emma che, tra l’altro ha superato momenti di malattia importanti quest’anno, sicuramente sarà super-contenta: ci teneva molto vedermi al festival.Sono proprio contento di andare a festeggiare con lei, mia madre e mio fratello. Successivamente andrò dal sindaco per ringraziarlo del il supporto e così riuscirò a ringraziare anche tutti i grottaferratesi che mi hanno aiutato.


Dopo un anno e mezzo dal tuo ultimo album, venerdì 12 marzo uscirà il suo nuovo progetto musicale. Cosa ci dobbiamo aspettare?

E'... la mezzanotte di giovedì su per giù (ride). Guarda nella stesura del disco ho cercato di riprendere il modo in cui scrivo in inglese e le produzioni della musica straniera che ascolto, unirle e adottarle il più possibile al cantautorato italiano. È un esperimento secondo me riuscito. A me piace molto, adesso vediamo un po’ cosa dice il pubblico e la critica.

C’è stata qualche collaborazione nella composizione dell’album? Si è rifatto a qualche artista in particolare nella stesura dei testi?

L’album l’ho prodotto insieme a Riccardo Scirè, che tra l’altro è anche il produttore di “Lezioni di Volo. Mi hanno dato una mano a livello di testi, autori come Alessandro Raina e Simonetta.


Come mai ha deciso di chiamarti Wrongonyou? Dietro questo nome c’è un significato particolare?

Wrongonyou è un nome d’arte che dà valore agli sbagli: letteralmente vuol dire “sbagliato su di te e si utilizza in frasi come “I was wrong on you” ossia “mi sono sbagliato su di te”. Questa frase ha una doppia chiave di lettura a seconda di chi la pronuncia per primo: se sono io a dirti questa frase vuol dire che sono io ad essermi sbagliato su di te, al contrario, se è qualcuno a dirla a me, vuol dire che lo sbaglio appartiene a quella persona. Lo sbaglio è insito nel nome ancor più perché, il nome stesso contiene un errore. Grammaticalmente, infatti, la formula corretta è “I Was wrong about you”.

In molti notano una certa riservatezza nel tuo stile di vita. Ora che ti abbiamo visto dalla Tv, può dirci quali sono le passioni di Marco Zitelli?

Ma guarda, colleziono Ferrari... quella della Micromachines però (ride). I miei hobby, al di là della musica che per fortuna sta prendendo sempre più tempo all’interno delle mie giornate, sono la pesca e, quando posso, qualche partitella a Basket.

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