Grottaferrata | Città al Governo, adesso giù la maschera!
Pubblicato: Martedì, 09 Marzo 2021 - redazione politica
GROTTAFERRATA (politica) - Da anni l'ex progetto civico fa finta di essere in opposizione ma tutti la danno al fianco del sindaco demokratico nel 2022
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Quando al periodo caldo della campagna elettorale 2022 (che dovrebbe concludersi, sempre covid permettendo, con le elezioni di giugno 2022) manca appena un anno, è arrivato il momento per quelli (pardon, quelle) di "Città al Governo" di gettare la maschera.
Perché il fare da maestrine educapopolo è diventato davvero stucchevole.
A Grottaferrata - ed i fatti lo dimostrano ampiamente - tutti sanno che le Rite Consoli e Spinelli, ed i pochissimi del progetto originario che pensava di conquistare Grottaferrata prima di diventare un vassallo del sindaco-re, sono ormai parte integrante di quell'"Asse demokratico 2022" col quale l'attuale sindaco pro tempore punta a conquistarsi il secondo mandato.
Ma, strumentalmente, le Consoli e Spinelli continuano a fare quella parte di opposizione che, però, serve solo al loro sindaco di riferimento (e sì che nel 2017 così come nella precedente tornata la Consoli si era candidata a sindaco di Grottaferrata!) per sgomberare il campo.
L'ultimo comunicato, che punta il dito contro la "querelle Ater" ed attacca la consigliera Covizzi, rientra pienamente in questa logica.
LEGGI Grottaferrata | Città al Governo su vicenda Ater: "Tante voci, nessun coro, tutti pronti a parlare"
Ma quale opposizione!
Al di là del bizzarro teatrino che ha visto proprio la Covizzi ed i suoi referenti sovracomunali in Forza Italia uscire con la coda tra le gambe per la tirata d'orecchi ricevuta dalla Ater (LEGGI Grottaferrata | Lavori alloggi via Vannini, la Ater sconfessa Capolei e Covizzi. "Mai concordato nulla col loro"), il quadro è chiaro.
"Città al Governo" sta dunque semplicemente facendo il "lavoro sporco" per contro del sindaco che ha proprio nella Covizzi - entrata in Consiglio al posto del consigliere promosso in Giunta - un evidente tallone d'achille. Una consigliera che, a differenza di tutti gli altri, non ha sottoscritto alcun atto di sottomissione e che, dunque, da quando è entrata a Palazzo Consoli sta battendo i piedi in evidente cerca di visibilità politica.
Dunque, è arrivato il momento che "Città al Governo", costola esterna alla maggioranza che sostiene però il sindaco da anni, getti la maschera: basta a questo posizionamento ibrido che serve solo ad accreditare una propria identità che non esiste più.
L'educazione tipo "Alla città non servono tanto i paladini delle problematiche, ma rappresentanti che spieghino chiaramente ai cittadini cosa si può e cosa non si può fare, con quali risorse e in che tempi", ha stancato. Chi sarebbero questi "rappresentanti", dunque? L'attuale sindaco?
Se, come tutta Grottaferrata sa, nel 2022 Città al Governo sarà al fianco del sindaco demokratico lo dica chiaramente. Altrimenti neghi, per oggi e per domani. Altre vie non ce ne sono.
