Velletri | La riflessione della società Latina Biometano srl in merito a decisioni Comune sulle sorti dell'impianto

Pubblicato: Martedì, 02 Marzo 2021 - redazione attualità

Nessuna descrizione disponibile.VELLETRI (attualità) - La posizione riguardo  “Impianto per la produzione di biometano e di fertilizzanti/ammendanti, alimentato a sottoprodotti agricoli”

ilmamilio.it - nota stampa

Riceviamo e pubblichiamo:

"La società Latina Biometano srl ha ottenuto ad inizio Febbraio 2021 l’approvazione di una autorizzazione per la costruzione di un “Impianto per la produzione di biometano e di fertilizzanti/ammendanti, alimentato a sottoprodotti agricoli” a seguito di un iter autorizzativo durato quasi due anni e che ha visto coinvolti decini di enti competenti nelle diverse materie.

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Abbiamo appreso con vivo rammarico, dagli organi di stampa, del fatto che l’amministrazione comunale di Velletri avrebbe espresso l’intenzione di mantenere, anche dopo la positiva conclusione del procedimento autorizzativo, una posizione contraria alla nostra iniziativa, già parzialmente evidenziata durante il procedimento.

Non è nostra intenzione contestare a priori le opinioni altrui e non ci occupiamo di politica, né abbiamo posizioni ideologiche da difendere. Sentiamo però l’esigenza di correggere alcune informazioni inesatte (esercitando diritto di replica) che sono un potenziale veicolo di allarme per la popolazione e che possono generare ingiustamente ed irragionevolmente una immagine negativa dell’attività dell’impianto.

La società Latina Biometano srl è stata costituita appositamente per sviluppare, costruire e gestire un impianto che farà parte integrante della filiera agricola locale. Ne sono fondatori un socio locale che conosce molto bene il territorio, una società specializzata in gestione agronomica e nello sviluppo di questa tipologia di impianti (Biogas Progetti srl – www.biogasprogetti.it) e una delle aziende leader in Italia nella costruzione di impianti a biogas (Ies Biogas srl – www.iesbiogas.it) che è una controllata del gruppo Snam Rete Gas (a sua volta controllato da Cassa Depositi e Prestiti, che fa capo al Ministero del Tesoro).

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Già la composizione societaria dovrebbe costituire una referenza e una garanzia di serietà, rispetto delle regole e volontà di operare onestamente e con obiettivi ambientalmente compatibili di lungo termine. Ma vorremmo descrivere nel dettaglio, seppur con la brevità dovuta in un comunicato stampa, quali sono le prospettive del progetto, i suoi presupposti ed i motivi per cui, a nostro avviso, la presenza dell’impianto dovrebbe rincuorare la popolazione e gli operatori del settore anziché spaventarli:

1) L’impianto non sarà, né mai potrà essere alimentato a rifiuti. Non tratterà mai rifiuti urbani (cosiddetta Forsu) né rifiuti di alcun altro genere. Lo impediscono l’Autorizzazione (che non è modificabile, per accogliere rifiuti), la dotazione tecnologica ed anche le intenzioni dei soci.

2) L’alimentazione dell’impianto sarà costituita unicamente da sottoprodotti di derivazione agricola, già ampiamente prodotti a livello locale (in filiera corta), che ci risulta spesso creano difficoltà di gestione ai produttori agricoli (si pensi per esempio agli scarti orticoli delle serre, che vengono prodotti anche quando il terreno non è pronto per la concimazione e la semina). Questa è la motivazione principale della scelta di questa localizzazione e della posizione in zona agricola di questa attività.

3) L’impianto prevede una sezione di digestione anaerobica (sigillata) ed una sezione di compostaggio aerobico del digestato, entrambe completamente inodori. La società ha depositato alle autorità competenti (ivi compreso ovviamente il comune di Velletri) uno studio dedicato proprio alla verifica del rischio di impatto odorigeno e quindi può dimostrare carte alla mano di avere esperienza e competenze per gestire al meglio queste tecnologie.

4) Le produzioni dell’impianto (il cui ciclo produttivo non prevede rifiuti di processo nemmeno in uscita) saranno costituite da biometano (che verrà immesso in rete Snam, con destinazione d’uso autotrazione, per sostituire il consumo di gasolio e benzina di origine fossile) e dei fertilizzanti/ammendanti (sia in forma liquida che in forma solida, il cosiddetto “digestato”, oltre ad un compost di altissima qualità) che essendo mineralizzati sono completamente inodori. Il digestato ha un interessante contenuto di azoto, fosforo e potassio ed è ricco di sostanza organica che va a ricostituire quella che viene persa nelle attività di coltivazione. Fa parte dei protocolli di concimazione delle coltivazioni biologiche e viene particolarmente richiesto proprio da questa categoria di agricoltori, in sostituzione dei concimi chimici. Il compost di alta qualità viene utilizzato dai vivai, principalmente come substrato per la coltivazione di fiori e piante. Abbiamo già ricevuto richieste dal comparto agricolo locale per l’utilizzo di tali prodotti e sottoprodotti.

5) Il digestato prodotto da un impianto di biogas a sottoprodotti agricoli non può essere contaminato (per definizione) da metalli pesanti o altri elementi nocivi, non essendoci questi elementi presenti nell’alimentazione in ingresso (come potrebbe accidentalmente accadere se fossero inclusi i rifiuti urbani). Anche gli agenti patogeni, eventualmente presenti nelle deiezioni zootecniche, vengono fortemente ridotti dal processo di digestione anaerobica (che avviene ad una temperatura di 40° C, quindi senza alcuna combustione).

6) E’ quindi del tutto falsa e fuorviante l’affermazione che un impianto a biogas è fonte di problemi per il territorio, per la popolazione residente o per l’ambiente. Al contrario si inserisce in modo virtuoso in un circuito economico agricolo (già esistente) intercettando materiali “di scarto” che spesso vengono gestiti in modo non ambientalmente ottimale e migliora il loro impatto sul territorio. Lo testimoniano i circa 19.000 impianti a biogas esistenti in Europa (di cui il 10% costruiti in Italia). Non è ragionevole pensare che qualora fossero un “pericolo sociale” sarebbero già intervenute la Comunità Europea ed i governi nazionali per fermarli, anziché incentivarli? Oltretutto in tempi di investimenti green e di sostenibilità ambientale appare quantomeno illogico schierarsi in opposizione al comune sentire della cittadinanza mondiale.

7) Tutte le più grandi e strutturate associazioni agricole nazionali (es.: Coldiretti, Confagricoltura, Cia) e le maggiori associazioni ambientaliste (es.: Legambiente) si sono dichiarate ampiamente e ripetutamente a favore della esistenza e della costruzione di questa tipologia di impianti, se gestiti in modo professionale, in quanto migliorano la qualità dell’aria e la gestione del territorio. Dal punto di vista “ambientale” essi producono un combustibile (il biometano) che oggi può essere considerato l’unica alternativa immediatamente percorribile all’uso di combustibili fossili.

8) I maggiori costruttori di motori diesel per autotrazione (Iveco, Mercedes, Man, ecc.) hanno già concordato e dichiarato di voler programmare la cessazione della produzione di motori a gasolio per gli automezzi pesanti a partire dal 2030. Il biometano liquido è, al momento attuale, l’unica possibilità di abbandonare velocemente l’uso del gasolio fossile e dei suoi dannosi effetti sull’ambiente. Proprio per questo motivo la Comunità Europea ed il Governo Italiano stimolano ed incoraggiano questo tipo di produzione di combustibili per autotrazione.

9) La costruzione di questa tipologia di impianti è totalmente in linea con la missione numero 2 del “piano nazionale di ripresa e resilienza” cioè la “rivoluzione verde e transizione ecologica”, che sarà utilizzata dal governo Draghi per accedere ai fondi del Recovery Plan. La società Latina Biometano srl ha le competenze e le capacità di gestire al meglio la costruzione, l’avviamento e la gestione ottimale del progetto sopra descritto. Ha portato avanti un iter autorizzativo che è doveroso definire lungo, scrupoloso e completo. Ha raccolto il plauso e l’approvazione di tutti gli enti coinvolti (Ambiente, Qualità dell’Aria e delle Acque, Sviluppo economico, Agronomia, Vigili del Fuoco, ecc.) tranne quelli del Comune di Velletri, che ci ha chiesto di spostare l’impianto in zona industriale. Abbiamo declinato questa richiesta perché queste iniziative fanno parte intrinseca della filiera agricola (pur se l’azienda che ne è proprietaria spesso non è “agricola”, come avviene per esempio per un essiccatoio o per l’attività di un terzista).

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Realizzarle in area industriale le snatura e le allontana materialmente dai suoi interlocutori naturali, che sono sempre (sia per i flussi di materiali in ingresso che in uscita) aziende agricole. Proprio aziende agricole locali, in un’area ampia una ventina di chilometri di raggio, hanno accolto con favore la notizia dell’esistenza di questo progetto. Sono già stati stipulati contratti di fornitura pluriennali (sia in ingresso, per la valorizzazione dei sottoprodotti agricoli, sia in uscita, per l’utilizzo del digestato come apprezzato concime di base, soprattutto dedicate a coltivazioni biologiche) con dozzine di aziende agricole ed è in corso una raccolta di firme a sostegno del progetto. L’esistenza dell’impianto avrà una ricaduta molto positiva per tutti gli agricoltori che interagiranno con l’impianto, per un deciso abbassamento dei loro costi di gestione degli scarti e di quelli di concimazione dei terreni, nonché per un prevedibile aumento della qualità (soprattutto organolettica) delle loro produzioni agricole.

Possiamo infine affermare che, dopo così tanto impegno e profusione di sforzi per arrivare ad ottenere l’approvazione del progetto, la Latina Biometano srl chiede soltanto di poter realizzare un investimento che avrà un impatto estremamente positivo sul territorio (anche, seppur in misura limitata, dal punto di vista occupazionale). Ma siamo determinati a difendere il nostro diritto di realizzare il nostro impianti, se necessario anche giudizialmente con cospicua richiesta di refusione dei danni patiti e dei profitti persi, contro chi dovesse propalare falsità o dovesse intraprendere iniziative legali pretestuose, immotivate o giustificate soltanto politicamene, iniziate ben sapendo che non sono supportate da ragioni legalmente dimostrabili e valide.

Nell’immediato futuro i soci della Latina Biometano srl si prefiggono di contattare l’amministrazione comunale di Velletri, per verificare se esista l’interesse e la possibilità e/o l’esigenza di sviluppare insieme ad essa una comunicazione più ampia e dettagliata e di riesaminare (nell’interesse della collettività) eventuali modifiche o integrazioni progettuali, da apportare volontariamente anche a valle dell’autorizzazione già ottenuta, a dimostrazione delle intenzioni positive e ragionevoli della propria iniziativa imprenditoriale".

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