METEO - La nebbia di avvezione: che cos’è e come si forma

Pubblicato: Martedì, 02 Marzo 2021 - Redazione meteo

FRASCATI (attualità) - Ma come si forma la nebbia? Durante la stagione invernale, ma anche primaverile, la nebbia è una meteora che si forma in condizioni di cieli sereni, in assenza di vento o vento debole, ed è causa del raffreddamento dei bassi strati, che porta a far condensare, quindi alla saturazione, degli strati prossimi al suolo

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Nella stagione invernale uno dei fenomeni ricorrenti quando si è in presenza di un campo di alta pressione, persistente per diversi giorni e robusto, è la nebbia. Sebbene questa meteora possa essere affascinante regalando paesaggi incantevoli, è pericolosa per chi si mette alla guida.

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Lo scorso 26 e 27 febbraio, dopo quasi due settimane dove ha prevalso un esteso e robusto campo di alta pressione, i castelli romani si sono trovati sotto una fitta coltre di nebbia con uno spessore che si è spino fin verso i 600-700 metri. Oltre questa quota ha prevalso il sole con cieli sereni specie a Rocca di Papa e Rocca Priora.

Questo fenomeno ha suscitato interesse alla popolazione, visto che da queste parti è un fenomeno poco frequente.

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Ma come si forma la nebbia? Durante la stagione invernale, ma anche primaverile, la nebbia è una meteora che si forma in condizioni di cieli sereni, in assenza di vento o vento debole, ed è causa del raffreddamento dei bassi strati, che porta a far condensare, quindi alla saturazione, degli strati prossimi al suolo.

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Nell’ultima settimana di febbraio questo fenomeno è stato ricorrente sul Lazio, ma in modo particolare la nebbia di avvezione, si è presentata in prossimità dei settori costieri e pianeggianti dell’entroterra romano.

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Il trasporto di una massa d’aria mite scorrendo sulla superficie marina, che in questo periodo dell’anno raggiunge valori termici più freddi, ha determinato il suo raffreddamento, di conseguenza la condensazione del vapore acqueo ha potuto originare il fenomeno della nebbia avvettiva, che grazie al trasporto di venti deboli è riuscita a spingersi, oltre che sulle coste laziali, fin verso le aree pianeggianti del romano e le colline del bacino Albano, come testimonia la foto della webcam di Montecompatri di sabato 27 febbraio, regalando paesaggi spettrali e allo stesso tempo affascinanti.

 

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