Locali affollatissimi, parchi e piazze strapieni: così in allegria verso il nuovo lockdown
Pubblicato: Sabato, 27 Febbraio 2021 - redazione attualitàilmamilio.it - contenuto esclusivo
In grande allegria e con completo sprezzo del pericolo che pure è arcinoto e con noi da un anno col suo carico di morte e dolore, si va verso un nuovo lockdown. Se sarà generale o a pezze cambia poco, perché quel che è chiaro - ed inevitabile - è che nei prossimi giorni si assisterà ad un diffuso cambio di colore delle nostre Regioni.
Il Lazio? Rischia grosso, esattamente come le altre. Scuole comprese.
Eppure si continua a far finta che il pericolo non ci sia, che il virus sia morto e che, per riprendere un vecchio motto "coviddi un ce n'è". Bar e locali strapieni, anche grazie alle temperature miti di questi giorni, parchi pubblici affollati, strade e piazza gremite. Inutile scendere in particolari: i luoghi del ritrovo, soprattutto giovanile, sono ben noti e sono proprio quelli ad essere tra i più affollati. I gestori lamentano il poco lavoro e ragionano da cicale: meglio l'incasso oggi che la fame domani.
Ma l'inverno di nuove e dure restrizioni è dietro l'angolo e questo invece di consigliare alla prudenza esalta invece - da parte di tantissimi - la voglia di ragionare al momento. Come se non ci fosse un domani.
Chi dovrebbe controllare?
Basta fare un giro per rendersene conto: per giovani e giovanissimi la pandemia è come se non ci fosse mai stata, la percentuale di coloro che - al netto di sigarette e birre alla bocca - indossano le mascherine è bassissima. Del distanziamento non c'è diffusamente praticamente più traccia.
Siamo sull'orlo di un nuovo lockdown. Per colpa delle varianti, certo, ma anche e soprattutto di tutti coloro che le regole non vogliono rispettarle e che continuano a mettere a rischio la propria ma soprattutto la altrui. Anche quella dei commercianti, così convinti che sia meglio l'incasso immediato. E di prove ce ne sono centinaia.
Le istituzioni locali balbettano poche ordinanze: a Bracciano il sindaco ha chiuso una piazza, altri colleghi un po' qua e un po' là hanno fatto altrettanto, a Frascati la commissaria ha vietato la vendita di alcol dopo le 18, ma siamo ai palliativi blandi.
Per toccare con mano le responsabilità, è sufficiente vedere foto ed immagini o, al più, farsi un giro. Magari per andare a fare spesa. E comprendere come - al netto delle gravissime e prioritarie colpe di chi continua a non far arrivare i vaccini - siamo ormai sull'orlo di un nuovo lungo periodo di restrizioni.
Alla faccia di tutti.
Foto d'archivio