Generazione Dad: così la didattica a distanza ha impattato su noi studenti

Pubblicato: Martedì, 23 Febbraio 2021 - redazione attualità

didattica a distanza ilmamilioFRASCATI (attualità) - La rivoluzione dell'insegnamento imposta dalla pandemia ad ormai un anno dall'inizio di questo incubo

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DaD (che sta per Didattica a Distanza), è un termine oramai di uso quotidiano tra le mani di studenti e non, che ha iniziato ad essere parte performante delle nostre vite a partire da marzo 2020.

Questo grande cambiamento nel sistema dell’istruzione ha suscitato molto scalpore e molte critiche, soprattutto fra gli adolescenti, essendo molto coinvolti nel mondo dei social e restando costantemente aggiornati sulle nuove proposte riguardo questo ambito.

 
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Personalmente, da studentessa del liceo, ho vissuto e subito le “conseguenze” che questa pandemia ha portato riguardo il mondo scolastico, che ha visto il susseguirsi di molte modifiche nell’arco di poco tempo, generando molto spesso negli studenti un sentimento di pressione e di ansia che non si è arrestato con lo sviluppo della situazione pandemica.

Molto discussi sono stati soprattutto i sistemi attuati dall’oramai ex ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, che ha fatto molto parlare di sé per i banchi con le rotelle. La Azzolina è stata attaccata e criticata sui social per via delle sue decisioni (e indecisioni) riguardo la didattica a distanza, e i nuovi regolamenti per stabilire il rientro a scuola deli studenti, che si sono mostrati sin dall’inizio entusiasti di intraprendere questo nuovo metodo di apprendimento, ma anche spaventati dalla situazione sanitaria che ci ha costretti a casa ai fini di evitare nuovi contagi.

 

La situazione sembrava chiara: la sera del 4 marzo 2020 tutti gli studenti erano ansiosi di scoprire la loro sorte riguardo la loro presenza in aula, e già dal primo pomeriggio era ormai quasi certo che le scuole sarebbero rimaste chiuse almeno fino al 15 marzo, ma così ovviamente non è stato. Avevamo tutti sottovalutato la gravità della situazione, che è andata man mano peggiorando, portando ad uno scenario che ha visto un’Italia insanguinata da molte morti e migliaia di contagiati.

Ma gli studenti come hanno reagito? Beh, dopo una sorta di “sollievo” iniziale, dopo l’inizio della DaD molti studenti hanno lamentato un drastico aumento di stress e stanchezza, dovuti agli orari scombussolati e alla permanenza continua davanti ad un pc (o anche smartphone) per seguire le tanto discusse video lezioni.

 

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E attualmente, dopo quasi un anno dall’inizio del lockdown quali sono i pensieri che annuvolano le menti degli studenti? Sicuramente è aumentato il desiderio di socialità e di rivedere i propri amici in un contesto non scolastico, la voglia di viaggiare e di tornare alla così tanto attesa normalità che caratterizzava le nostre vite prima della pandemia.

Emanuela Novelli, classe 3^ B

Liceo Classico Marco Tullio Cicerone di Frascati

Foto di janeb13 da Pixabay

 

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