Grottaferrata, i migranti saranno disposti in più strutture o appartamenti. CasaPound chiede revoca delibera

Pubblicato: Martedì, 14 Novembre 2017 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Ogni locale potrà ospitare massimo dieci persone. In città i primi mugugni

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Dal 1° Luglio 2018 Grottaferrata ospiterà 76 migranti. La notizia è arrivata in città con la diffusione della delibera della Giunta Andreotti che, prendendo spunto dall’iter già avviato dal Commissario Prefettizio Barbato, ha sostanzialmente messo le basi per la prossima accoglienza. Il provvedimento era nell’aria, ma ora che ha trovato i crismi dell’ufficialità ha iniziato a far discutere. Sono già sorti i primi mugugni e si parla di iniziative e mobilitazioni varie per opporsi all’arrivo dei richiedenti asilo. La prima reazione politica è già arrivata da Casa Pound Grottaferrata.

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"È assurdo - dichiara in una nota Yuri Spalletta, referente di CasaPound a Grottaferrata - che la nostra città si trovi costretta a farsi carico di altri 76 migranti, oltre a quelli che già bivaccano nelle nostre strade e che sono ospitati nelle strutture dei comuni vicini, in particolare di Mondo Migliore (Rocca di Papa ndr). Una situazione già problematica che non farà che aggravarsi e far sprofondare nel degrado la nostra città."

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"L'amministrazione Andreotti - continua Spalletta - dimostra in questo modo di non tenere conto della volontà dei cittadini e della pubblica sicurezza. Nell'ultimo anno i grottaferratesi hanno espresso decisa contrarietà all'adesione del Comune al progetto Sprar, sin da quando il commissario ha dato inizio alla procedura con una delibera di febbraio 2017. Con la nuova amministrazione nulla è cambiato, e non è tollerabile che venga compiuta una scelta scellerata ai danni della città. Il Comune non dispone di risorse materiali e umane per poter provvedere alla gestione dei migranti e al contenimento dei problemi e dei disagi che si verranno inevitabilmente a creare in un contesto sociale così fortemente contrario a questo provvedimento."

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"CasaPound ribadisce la propria totale contrarietà all'adesione del progetto Sprar da parte del Comune. Chiediamo dunque al Sindaco di revocare la delibera immediatamente, nell'interesse di tutta la cittadinanza di Grottaferrata", conclude Spalletta.

I migranti, secondo la delibera saranno disposti in non più di dieci in varie strutture o appartementi sparsi per il territorio. Nel documento è specificato che dovranno essere in centri abitati e ben collegati.

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I servizi minimi garantiti ai rifugiati saranno l’accoglienza materiale e abitativa, l’assistenza a bambini e neonati, la mediazione linguistico-culturale, orientamento e accesso ai servizi del territorio, inserimento scolastico per i minori, formazione e riqualficazione professionale, orientamento al lavoro, tirocini formativi, borse lavoro, accompagnamento all’inserimento abitativo, sostegno socio-psicologico, assistenza legale.

In città già ci si divide. Tra chi solidarizza e chi non ha nessuna disposizione all’apertura: “Con tutti i problemi che ha questa città - ci scrive un lettore - dobbiamo pure accollarci questi mantenuti per far mangiare quattro associazioni del territorio? No Grazie”. Nei prossimi mesi il tema potrebbe diventare centrale nel dibattito locale. Le prime avvisaglie già ci sono.