Trattare correttamente l'acqua della piscina: consigli su cloro, pH, disinfezione, prodotti flocculanti e antialghe

Pubblicato: Giovedì, 28 Gennaio 2021 - redazione attualità

piscina ilmamilioROMA (attualità) - Cosa fare per rendere efficiente l'impianto e per godersi appieno il piacere di un tuffo

ilmamilio.it

Nella gestione della piscina privata, l'acqua è l'indicatore più importante, poichè dice molto dello stato di salute dell'impianto in generale.

Qualora vi fosse un malfunzionamento nell'impianto, l'acqua sarebbe il primo elemento a risentirne e andrebbe a creare un ambiente rischioso per la salute degli utilizzatori della piscina.

Ogni impianto ha caratteristiche differenti, ma un comune denominatore: l'acqua e il suo processo di regolazione. Pertanto, è essenziale conoscere le metodologie di regolazione di cloro e pH, ai fini di un'acqua sicura e salubre.

Attenzione però allo stato dell'acqua della piscina, che può anche diventare fuorviante, poiché un'acqua trasparente non equivale a un'acqua sicura. L'esempio lampante è l'eccessiva presenza di clro, che non andrebbe ad alterare la limpidezza dell'acqua, ma allo stesso tempo risulterebbe nociva e pericolosa per la salute dei bagnanti.

Quali sono quindi gli step da seguire per avere la certezza di un'acqua pulita, sicura e con un equilibrio chimico adeguato? Di seguito descriviamo i diversi passaggi, dalla prima immissione dell'acqua nell'impianto.

L'immissione (iniziale) dell'acqua nella piscina

Per il primo riempimento della piscina, l'acqua può essere reperita: dall'acquedotto (la scelta migliore), dal pozzo o da bacini aperti, ossia le acque da invasi.

L'acqua di acquedotto, sebbene sia la migliore, non è sempre disponibile. Utilizzare l'acqua di pozzo è una buona alternativa, ma implica il ricorso a un trattamento particolare, che serve per eliminare i residui metallici. L'acqua di pozzo è infatti caratterizzata da un equilibrio chimico differente e necessita di un trattamento a base di:

• sequestrante per metalli: impedisce la precipitazione del ferro e dei metalli pesanti prevenendo l'intorbidamento dell'acqua e le incrostazioni di calcio;
• cloro: ripristina la limpidezza dell'acqua;
• flocculante: agisce aggregando i residui metallici per farli depositare sul fondo;
• regolatori di ph: correttori di acidità/basicità per alzare o diminuire il ph.

Per quanto riguarda l'acqua proveniente dai bacini aperti (acque da invasi), il procedimento per renderla sicura e balneabile è lo stesso di quello appena descritto per l'acqua di pozzo. Alla fine del processo di pulizia dell'acqua da invasi, sarà opportuno effettuare un ciclo di filtraggio.
Stesso discorso per le acque trasportate in autobotte, che possono contenere sostanze metalliche.

Cloro e pH

Come già accennato, il pH è l'elemento più importante, il parametro sul quale vengono calibrate le varie operazioni di disinfezione dell'acqua. Di solito, il ph dell'acqua della piscina si misura su una scala da 0 a 14, con un valore che, idealmente, oscilla tra 7,2 e 7,8 (Fonte Wikipedia). Sarebbe davvero complesso tenere sotto controllo i livelli di ph senza l'impiego di appositi kit di prodotti chimici per piscine, che consentono di gestire al meglio ogni aspetto, dalla misurazione del cloro ai kit comprensivi di prodotti per la riapertura della piscina, o la chiusura pre-invernale della stessa.

Per quanto riguarda il monitoraggio dei livelli di pH, basta utilizzare l'apposito misuratore: un ph basso renderà l'acqua acida, con possibili bruciori e arrossamenti in seguito alla balneazione. Un pH troppo alto renderà l'acqua basica, con possibili bruciori e con processi di disinfezione alterati.

La disinfezione dell'acqua

Una volta regolati i livelli di ph, si può procedere con la disinfezione. Per disinfettare l'acqua di una piscina si può ricorrere a uno dei seguenti sistemi a base di:
• cloro;
• bromo;
• ozono;
• ossigeno.

Il cloro è solitamente il sistema più diffuso, sia per la sua comprovata efficacia, sia per i suoi costi accessibili. In effetti, l'azione del cloro garantisce l'eliminazione delle cariche batteriche dall'acqua.

Il cloro va dosato affinché i livelli siano tra 0,6 e 1,50 ppm (parti per milione). Anche in questo caso, i kit di prodotti chimici per il dosaggio del cloro possono essere di ausilio.

Ricordiamo che il controllo dei valori di clor e ph vanno controllati con cadenza settimanale.

Il processo di superclorazione per la riapertura stagionale

La superclorazione è un'operazione che garantisce una disinfezione più massiccia dell'acqua. Attraverso l'utilizzo di una quantità estrema di cloro, si va a effettuare un sovradosaggio che consente di disinfettare l'aqua in modo più accurato. La superclorazione va effettuata durante lo svolgimento delle operazioni di riapertura della piscina dopo il periodo invernale.

La superclorazione si effettua mediante l'uso di prodotti chimici a base di cloro con funzione battericida per l'apertura della piscina, ossia prodotti in polvere al 56% per trattamenti di superclorazione. Questo trattamento genera un surplus che funziona come un agente ossidante per le sostanze contaminanti, detto anche cloro libero ed è quello che, idealmente, si deve mantenere tra gli 0,6 e 1,50 ppm.

Dopo la superclorazione si sconsiglia di utilizzare la piscina. Occorre invece effettuare un ciclo intero di filtraggio dell'acqua.

I flocculanti e gli antialghe

Non meno importanti del cloro sono i prodotti antialghe e flocculanti, rispettivamente utili per prevenire la formazione di alghe e per permettere la sedimentazione, sul fondo, di eventuali residui metallici.

L'antialghe

Gli elementi che, solitamente, favoriscono la formazione e il proliferare delle alghe sono:
• temperatura elevata;
• ph elevato;
• cloro insufficiente.

L'antialghe viene utilizzato per prevenire l'insorgere di aghe, non per eliminarle una volta formatesi. 10 grammi di prodotto alghicida per un metro cubo di acqua ogni 15 giorni è la quantità/frequenza consigliate.

Il flocculante

Il prodotto flocculante permette alle sostanze metalliche di agglomerarsi allo scopo di facilitarne la sedimentazione sul fondale e la conseguente rimozione. Il ricorso al flocculante è necessario quando l'acqua della piscina appare torbida, ma prima che viri al marrone. L'utilizzo ideale è di circa 4,5 gr per metro cubo: basta diluire il flocculante con una quantità di acqua 10 volte superiore (4,5 gr in 45 litri) per poi inserirlo all'interno dello skimmer. Sarà poi necessario effettuare un controlavaggio invertendo il flusso di acqua nel filtro, che eliminerà la sporcizia e le impurità in circa 4 ore.

La prevenzione parte dalla pulizia

Il consiglio in più che possiamo fornire è di mantenere pulita la piscina e tutti i suoi componenti, osservando le indicazioni del produttore per una buona gestione dell'impianto e la sicurezza dei bagnanti. Sebbene siano necessari degli interventi di manutenzione periodici, se effettuata costantemente, la pulizia della piscina favorisce la salubrità dell’acqua e preserva materiali e componenti, andando a ridurre anche i possibili danni alla struttura e all'impianto.