Ardea, sequestrata dalla Polizia Locale un’area di stoccaggio di carta da macero ed altro materiale ad una nota società del settore
Pubblicato: Mercoledì, 27 Gennaio 2021 - redazione attualitàilmamilio.it
La Polizia Locale di Ardea ha proceduto al sequestro preventivo di tre capannoni industriali di oltre 3.500 mq nonché dell'area di oltre 8.000 mq ove gli stessi sono posizionati per l'illecito stoccaggio di rifiuti.
Nell'ambito di attività preventiva posta in essere dagli uomini della Polizia Locale di Ardea, guidati dal Comandate Sergio Ierace, è stata posta sotto sequestro preventivo l’area di stoccaggio della società attenzionata, i caschi bianchi rutuli hanno messo i sigilli al terreno posizionato nelle adiacenze dell’azienda, dove sono presenti i macchinari per la lavorazione della carta da macero che trasforma detto materiale in materia riciclabile.
Lo stabilimento ispezionato da parte della Polizia Locale è stato oggetto anche di esposti i cui dati sono stati incrociai con altre attività di controllo, e la predetta attività è risultata autorizzata dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, ma non per l'area in cui sono risultati realmente stoccati i materiali in questione, ma in un'area adiacente priva di autorizzazione, peraltro per l'attività autorizzata era stato rilasciato un Certificato di Prevenzione Incendio per un deposito notevolmente inferiore a quello accertati e cioè di soli 700 mq, fatto questo che ha portato gli uomini della locale all'emissione del sequestro operato non solo quindi per l'assenza sul sito di autorizzazione ma anche per motivi di sicurezza legati al rischio incendio a causa delle ingenti balle di materiale accatastate nell'area e nei capannoni sequestrati.
Continua invece normalmente la lavorazione nell’impianto di trattamento rifiuti. A essere contestata all’azienda è la quantità di rifiuti accatastati, che appare esclusa dall’autorizzazione della Provincia per la parte di stoccaggio ivi presente.
La Polizia Locale ha quindi messo i sigilli lunedì scorso nell’area adiacente l’impianto di produzione, dove erano stoccati carta e legno.
I rilievi preliminari sono stati effettuati con l'ausilio delle aerografie presenti su Google Maps, che dall’alto hanno dato una prima conferma visiva ai dubbi dei Caschi Bianchi. Così è stato apposto il nastro rosso e bianco, e l’area è stata interdetta. La zona dove si trovano i rifiuti è stata già colpita da un devastante incendio del 2018, e l'attività posta in essere è stata proprio eseguita in via precauzionale all'eventuale pericolo rappresentato sul territorio di Ardea, colpito nel recente passato, da episodi che hanno fatto tornare in mente il pericolo inquinamento più volte sfiorato con gli incedi dei diversi stabilimenti sul territorio, come quello della Eco X.
Proseguiranno i controlli relativamente ad altre attività attenzionata sul territorio.