I docenti del liceo scientifico “Landi” di Velletri: “Per rientro a scuola serve garanzia di sicurezza. Urge piano vaccinazione”

Pubblicato: Giovedì, 07 Gennaio 2021 - Redazione attualità

VELLETRI (attualità) - La posizione dei docenti del liceo veliterno, alla luce delle nuove direttive ministeriali sul rientro in presenza nei prossimi giorni

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Dal personale docente del Liceo Scientifico “A. Landi” di Velletri riceviamo e pubblichiamo.

"Siamo la comunità educante del Liceo Scientifico “A. Landi” di Velletri e ci uniamo ai colleghi dei tanti  istituti di Roma e provincia, nel condividere le perplessità per il rientro a scuola previsto dopo le festività natalizie.

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È del 6 gennaio 2021, l’ultima circolare diffusa dall’Usr Lazio, a seguito delle indicazioni emerse dal Consiglio dei Ministri ed espresse nel Decreto Legge ed è possibile che ne seguano altre.

Dopo aver fatto avviare dai dirigenti scolastici, mai convocati ai diversi tavoli di lavoro organizzati a vario livello, una revisione, in pochissimi giorni,  a tappe forzate di orari, modalità e tempistiche di ingresso per gli studenti, in nome di un rientro a scuola per le secondarie che man mano ha assunto aspetti quasi utopistici, ci si è dovuti fermare di fronte ad una realtà che presenta problemi oggettivi evidentemente non risolti, come i trasporti, i dati non rassicuranti di una situazione pandemica ancora in essere, le difficoltà logistiche concrete in cui scuole, personale, alunni e famiglie rischiano di trovarsi dall’oggi al domani.

Ricordiamo che tutte le scuole superiori in Italia hanno fatto sempre lezione in DAD a partire dal mese di marzo e, se da una parte è evidente che tutti vorremmo ritornare in classe per garantire agli studenti soprattutto  quella  socializzazione che è parte integrante della vita scolastica, è anche vero che come personale docente siamo preoccupati, come i docenti di altre scuole  (liceo Peano) “per il grave rischio sanitario a cui andiamo incontro noi docenti, insieme al personale A.T.A., agli alunni e alle rispettive famiglie, dovuto al rientro in presenza di una parte degli studenti. Ricordiamo che i docenti di scuola superiore, molti non più giovani, non ancora vaccinati e con un calendario delle vaccinazioni della Regione non ancora definito, hanno cattedre anche su 18 classi (come i docenti di IRC)”. I docenti incontrano mediamente 100 studenti al giorno e fino a 400 studenti a settimana!

Solo con un adeguato piano di vaccinazioni potremo affrontare questa situazione.

La nostra scuola ha visto sin da marzo 2020 il lavoro continuo, costante della Dirigenza, dei docenti e del personale per fronteggiare la situazione, stare vicino agli studenti e sostenerli in un momento di grande difficoltà. Sono state immediatamente attivate le lezioni in DAD fino a giugno. Durante l’estate i docenti si sono aggiornati per attivare strategie didattiche usufruendo delle tecnologie informatiche e a settembre la scuola ha approntato un puntuale piano di rientro in sicurezza, seguendo tutte le norme previste.

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Le classi, nonostante i proclami estivi, sono rimaste troppo numerose e in alcuni casi ci sono stati addirittura degli accorpamenti in nome di norme non aggiornate in tempo, rispetto ad una situazione pandemica.

Denunciamo che, nonostante le continue richieste della Dirigenza per tensostrutture o ulteriori locali per garantire la presenza in sicurezza di tutti, ad oggi la situazione è rimasta invariata e tutte le promesse disattese.

Il  primo mese di frequenza in presenza del nuovo anno scolastico ha visto in  Italia la percentuale dei contagi dei docenti  salire  del 300% e degli studenti del 388% e i docenti si sono contagiati il doppio rispetto alla popolazione (monitoraggio del ministero dell’Istruzione condiviso dall’ISS); nella nostra scuola abbiamo riscontrato numerosi casi di quarantene che hanno portato singoli e/o gruppi di studenti a perdere tantissime ore di lezione, perché impossibilitati a seguire in presenza le lezioni.

Nonostante tutto, il personale, gli studenti e le famiglie hanno sempre dimostrato di essere pronti e disponibili rispetto ad ogni decisione ministeriale, pur di vedere garantito il diritto allo studio.

Il forzato ritorno alla DAD ha permesso a tutti gli studenti di seguire in maniera stabile e in sicurezza le lezioni.

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Oggi, di fronte al nuovo repentino cambiamento, messo in atto nonostante tutte le precedenti indicazioni e tutto il lavoro svolto nelle singole scuole per organizzare al meglio quel rientro che era previsto per il 7 gennaio e che ora è, per il momento, slittato all’11 gennaio con indicazioni diverse, è evidente che non sussistono in realtà le condizioni di sicurezza alle quali tutti noi abbiamo diritto.

Le norme di distanziamento nelle scuole non sono cambiate e il metro di distanza tra le rime buccali è lo stesso previsto a settembre, cioè in periodo in cui la situazione sanitaria sembrava sotto controllo, mentre in tutti gli altri posti di lavoro la distanza tra le persone è superiore al doppio di quella in essere in tutte le scuole di ordine e grado. I trasporti non sono stati potenziati adeguatamente ed è solo di questi ultimissimi giorni l’indagine da parte del Cotral per verificare chi utilizza i mezzi per recarsi a scuola. I turni previsti obbligherebbero gli studenti ad orari impossibili, impedendo loro uno studio proficuo, dal momento che la nostra utenza presenta problemi di pendolarismo, già evidenti in tempi normali. Tutto questo sinceramente ci lascia profondamente interdetti.

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È evidente che negli ultimi anni la Scuola è stata dimenticata, diventando il fanalino di coda sopratutto per i finanziamenti,  e ora si cerca di correre ai ripari in modo improvvisato e inconcludente.

Tutti vogliamo ritornare in presenza ma solo quando si potrà garantire: agli studenti di studiare in serenità, senza continui stravolgimenti per evitare il rischio di una destabilizzazione psicologica e di una conseguente sfiducia nei confronti dell’istituzione stessa; a tutto il personale di lavorare confidando in una organizzazione che valorizzi  la propria professionalità; a tutti  di lavorare in sicurezza”.

Giovanni Abruzzese, Irene Baccarini, Katia Maria Bacchioni, Nicoletta Battaggia, Manuela Belli, Anna Maria Bianconi, Stefania Buccilli, Alessio Cannatelli Tommasina Caratelli, Silvia Censi, Marilena Ciarcia, Laura Coluzzi, Silvia De Bortoli, Rosalia Di Nardo, Elisabetta Ermacora, Maria Antonietta Fasolino, Sandra Fiandra, Alberto Foresi, Anna Rita Fusco, Laura Gasparrini, Donatella Giammatteo, Katarzyna Goscinska, Vito Iannaccone, Monia Lanni, Roberto Lanza, Marina Laurenti, Patrizia Leotta, Helena Lopez, Alessandra Mancini, Roberta Manciocchi, Maria Assunta Menichelli, Angelo Mastroianni,  Maria Lucia Nevola, Francesca Maria Papaleo, Marco Pelagatti,  Luigi Petruzziello, Angelo Piacentini, Luciana Olmo,  Carla Quondansanti, Sabina Sabatini, Paola Sambucci, Francesca Sangermano, Anna Dorinta Sangiorgi, Niccolò Santelli, Alessandro Sau, Gianfranca Scafuri, Anna Scurti,  Cinzia Stecca, Teresa Tamburlani,  Mariella Terra, Monika Troger, Cristina Uva, Fulvio  Ventura,  Gaetano Ventura.

Sara Bastianelli, Marco Caponi, Cedroni Antonella, Miria D’Achille,Rita Graziani, Alessandra Ionta, Maria Ivona, Tiziana Mancini, Antonella Marini, Tommasina Ografo, Paola Pagano, Francesca Paone, Marco Pone, Fabio Pontecorvi, Andrea Rori, Clementina Talone, Emanuela Trenta, Claudia Vicario. 

La RSU di Istituto: Alessandra Ciarla, Gianna Nanni, Mariella Terra

 

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