Marino sulla guida de La Repubblica. L’archeologo Mestici: “Tante falle ed errori”

Pubblicato: Lunedì, 04 Gennaio 2021 - Redazione attualità

MARINO (attualiutà) - L’iniziativa ha causato parecchio dibattito in città 

ilmamilio.it 

Dal 29 dicembre 2020 è in edicola la prima Guida del quotidiano La Repubblica  incentrata sui "Castelli Romani e Monti Prenestini".

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E Il comune di Marino è presente con una pagina promozionale subito dopo la copertina e nei dettagli interni. “Il volume - spiegano da Palazzo Colonna - è pensato per valorizzare gli antichi borghi e le realtà attorno Roma fornendo al lettore una panoramica delle peculiarità e delle principali attrattive dei comuni che ne fanno parte”.

L’iniziativa ha causato parecchio dibattito in città con alcuni personaggi, come l’archeologo marinese, Fabio Mestici, che hanno mosso critiche in merito a questa operazione di promozione del territorio: “Il Comune di Marino sceglie di acquistare la prima pagina promozionale di una catena di guide la Repubblica sui Castelli Romani e Prenestini... tra l’altro scegliendo un font discutibile dove la parola “Cultura” sembra diventare “Cuttura”.

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Sarebbe bastato - spiega Mestici - aprire la guida per scoprire che di Marino si parla solo “lateralmente” mentre gli altri Comuni hanno una pagina dedicata. La pagina acquistata con i soldi dei cittadini inoltre presenta dei veri bug comunicativi: ad esempio è in risalto la Città Metropolitana di Roma anziché la Città di Marino e vari errori grafici riguardo al logo comunale”. L’archeologo marinese avrebbe proceduto in maniera differente: “Sogno un Comune che promuova realmente il territorio, investendo in cose serie. Solo così potremo essere presenti nelle guide turistiche e non comprandone la pubblicità.

La promozione del territorio non si improvvisa, bensì nasce da un triangolo perfetto ai quali vertici sono presenti delle azioni che l’Amministrazione comunale deve saper compiere: ossia la valorizzazione del Patrimonio culturale: la Co-programmazione con i commercianti e associazioni; e un Piano di sviluppo turistico”.

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Non solo Marino, però. Fabio Mestici, infatti, è anche il Coordinatore regionale delle cooperative Culturali e creative di Legacoop Lazio, e racconta cosa si aspetta da questo 2021: “L’emergenza pandemica ha scoperto il nervo delle imprese turistiche, misurando il loro grado di innovazione e digitalizzazione, occorre ripensare le filiere culturali e turistiche in questa chiave, solo così le imprese cooperative (e non) sapranno riposizionarsi strategicamente sul mercato.

Che il 2021 sia l’anno della ripresa! Valutiamo che una piena ripresa del sistema turistico sia possibile solo nel 2024”.

 

 

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