STORIE | La passeggiata del Gelsomino e la fattoria ai piedi del Cupolone

Pubblicato: Sabato, 02 Gennaio 2021 - Giulia Bertotto

ROMA (attualità) - Questo percorso è il passaggio pedonale dell'antica ferrovia vaticana, che una volta trasportava anche persone, ma oggi è adibita al solo traffico delle merci

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È difficile conoscere Roma, praticamente impossibile scoprire tutti i suoi segreti. Uno dei luoghi meno battuti è forse la Passeggiata del Gelsomino.

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Questo percorso è il passaggio pedonale dell'antica ferrovia vaticana, che una volta trasportava anche persone, ma oggi è adibita al solo traffico delle merci. La ferrovia vaticana è la più breve al mondo, poco più di un km e mezzo!

Da questa stradina è possibile amirare la maestosa cupola di San Pietro in maniera inedita, anzi unica. Per arrivarci basta arrivare alla stazione San Pietro, come si farebbe per prendere il treno. Una volta sul posto basterà voltare alla destra del binario uno.

Ma da questa particolare angolazione non si possono amirare soltanto storia e architettura. Un ampio spazio è dedicato alla natura. La FattOrietta è un tesoro verde nel cuore di Roma nel Parco Piccolomini.

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La nascita di questa arttività inizia nel 1980, quando i coniugi Tiburzi, Orietta (da cui prende il nome la fattoria) e Massimo, si trasferiscono in questa zona. Il terreno era lasciato al degrado, quasi una discarica a cielo aperto. I due però non si abbandonano allo sconforto.

Ma qui sembra l'inizio di una fiaba. La notte di Natale la coppia trova un agnellino sulla via Portuense. Il cucciolo è una femmina e le daranno nome Nina.

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Dopo Nina arriveranno anche altri animali: un pappagallo, una mucca. Sensibilità, dedizione, passione per gli animali: la coppia riqualificherà la zona fino a trasformarla in una fattoria, proprio al centro della città eterna.

La fattOrietta è oggi un'associazione culturale che organizza eventi didattici e ludici per conoscere gli animali, l'ecologia, e una vita di relazioni genuine con la terra e tutti gli esseri viventi. Come si può leggere sul sito organizza anche attività di reinserimento sociolavorativo di persone “fragili”.

Ai pedi del Vaticano c'è quindi ancora oggi questo giardino di tenerezza e rispetto, un'oasi di convivenza e bellezza.

A volte può essere un viaggio anche prendere un treno...senza mai salirci.

Foto tratta dal sito “Roma dei Bambini”. 

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