Ardea, nel pomeriggio il funerale dell'infermiere Alessandro Mercuri. In tanti anche dai Castelli

Pubblicato: Mercoledì, 30 Dicembre 2020 - redazione attualità
 
  • ARDEA (attualità) - Commozione e partecipazione dei presenti
     
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    Ardea: grande partecipazione nel piazzale della Chiesa di San Paolo Apostolo, nel borgo antico della cittadina balneare per il funerale di Alessandro Mercuri, il 62enne infermiere deceduto a causa del covid19 all'ospedale Columbus-Gemelli ieri notte, dopo averlo contratto il 4 dicembre scorso.parcoUlivi pubb3 ilmamilioseLasai ilmamilio
     
    Presenti tutti i colleghi della postazione di Ardea del 118, dove lavorava come infermiere da molti anni e tanti operatori sanitari del 118 anche dai Castelli Romani. Infatti "Sandrino", come lo chiamavano affettuosamente i collegi, aveva lavorato per molto tempo al pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe di Albano e poi alla postazione del 118 sempre ad Albano, prima di trasferirsi ad Ardea, dove era andato ad abitare con la famiglia una decina di anni fa.
     
    La famiglia Mercuri è originaria di Albano e  in tanti ricordano il papà, che è stato un bravo fornaio. Per molti anni Alessandro ha abitato nella frazione di Pavona. Ebbe anche un'altra tragedia nella sua vita, quando la sua figlia più piccola fu investita e rimase uccisa da uno scuolabus in movimento nella zona di Ardea, in via Laurentina alla fine degli anni 90.
     
    "Un grande lavoratore, amato da tutti gli operatori del 118, di Albano prima e di Ardea poi " - hanno detto i suoi colleghi di zona e dei Castelli Romani. " Aveva lavorato molti anni anche al pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe di Albano (ora Rsa covid), era molto apprezzato e amato, ancora oggi lo ricordiamo tutti con grande affetto", ha detto una ex collega dell'ospedale dei Castelli.
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    Tra gli operatori del 118 presenti in tanti, tanta tristezza e angoscia. Molti di loro si sono ammalati di covid19, alcuni purtroppo sono deceduti, anche nella zona di Roma e provincia, molti invece il covid lo hanno superato e sono di nuovo al lavoro, come dal loro spirito di sacrificio e grande altruismo nell'aiutare il prossimo e i malati.
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    La breve celebrazione pronunciata dal parroco don Aldo Anfuso si è tenuta alle 16 all'aperto per rispettare i distanziamenti e le norme anti pandemia . Sopra alla bara di Alessandro Mercuri (Sandrino), i colleghi, giunti con l'ambulanza di servizio di Ardea e da molte postazioni dei Castelli Romani, hanno appoggiato la sua divisa gialla accesa, con la scritta "infermiere", il lavoro che amava e svolgeva con grande passione e cordialità.
     
    In tanti, si sono stretti intorno al dolore della moglie Marilena, delle figlie Elisa e Alessandra e della nipotina di appena un anno. La salma è poi partita per il cimitero di Prima Porta a Roma in attesa della cremazione come da sua espressa volontà, il funerale è stato curato dal suo grande amico di famiglia Edmondo Segrella di Albano .
     

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