COVID, ispezioni dei Nas in 232 Rsa in tutta Italia: 37 irregolari

Pubblicato: Martedì, 17 Novembre 2020 - redazione attualità

 

 
 

COVID, boom di controlli dei Nas in ristoranti, pizzerie, pub e barROMA (attualità) -  i militari hanno contestato, complessivamente, 59 violazioni, di cui 9 penali e 43 amministrative, deferendo all'autorità giudiziaria 11 persone e segnalandone ulteriori 42.

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Ispezioni e controlli a tappeto dei carabinieri del Nas in 232 strutture sanitarie e socio assistenziali per verificare il rispetto delle misure di contenimento dell'epidemia. In 37 strutture sono state segnalate irregolarità, in 4 situazioni sono emerse criticità particolarmente gravi tali da richiedere un immediato provvedimento di sospensione dell'attività assistenziale.

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L'intensa campagna di verifiche è stata realizzata nell'ultima settimana d'intesa con il ministero della Salute, in considerazione del progressivo aumento della diffusione del Covid, e ha avuto l'obiettivo di controllare la qualità dei servizi devoluti all'ospitalità e alla cura delle persone anziane che si trovano in condizione di particolare vulnerabilità fisica, in ragione dell'età e della sussistenza di pregresse patologie.

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Nelle 37 strutture nelle quali sono state riscontrate irregolarità, i militari hanno contestato, complessivamente, 59 violazioni, di cui 9 penali e 43 amministrative, deferendo all'autorità giudiziaria 11 persone e segnalandone ulteriori 42.

In particolare, gli esiti hanno evidenziato 24 violazioni in materia di misure di prevenzione alla diffusione da COVID-19 (pari al 40% complessivo delle irregolarità riscontrate), riconducibili all'assenza di piani preventivi anti-COVID e, in 9 episodi, alla loro mancata attuazione, come l'individuazione di percorsi e aree dedicati, le modalità di gestione dei casi e di comunicazione all'autorità sanitaria, la programmazione delle fasi di pulizia e sanificazione, le prescrizioni per l'accesso dei visitatori in condizioni di sicurezza.

In misura minore sono state rilevate anche infrazioni relative al possesso e uso di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale da parte degli operatori, sia assistenziali che impiegati in altre mansioni, alla formazione dei dipendenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e alla presenza di igienizzanti e disinfettanti.

Oltre ai controlli tesi a tutelare la salute degli anziani e disabili esposti a potenziale rischio di contagio da COVID-19, le verifiche hanno evidenziato anche 35 irregolarità inerenti al livello di assistenza fornita agli ospiti e l'adeguatezza strutturale dei locali, individuando operatori privi di adeguata qualifica professionale, presenza di un numero superiore di anziani rispetto al limite previsto e carenze igieniche nella preparazione dei pasti.

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