COVID, Ariccia: partiti i test rapidi fatti dai medici di famiglia allo 'Spolverini'. Dottori divisi sulla sicurezza sanitaria dei luoghi.

Pubblicato: Sabato, 14 Novembre 2020 - redazione attualità
 
  • ARICCIA (attualità) - Questa mattina le dottoresse Serena Mastroianni e Paola Antolini, due degli 8 medici di base che hanno gli studi presso l'ex ospedale 
     
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    Ariccia: sono partiti da alcuni giorni (autorizzati dalla Regione Lazio e dalla Asl Roma6) i test tamponi rapidi eseguiti dai medici di famiglia anche ai Castelli Romani, dopo l'accordo delle autorità sanitarie con la Federazione Italiana Medici Famiglia.
     
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    Questa mattina le dottoresse Serena Mastroianni e Paola Antolini, due degli 8 medici di base che hanno gli studi presso l'ex ospedale Spolverini di Ariccia, hanno iniziato a farli con la macchinetta in dotazione fornita dalla Regione Lazio e autorizzata dallo Spallanzani.
     

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    Ne hanno eseguiti diversi questa mattina, seguendo la procedura "drive in ", nel piazzale della struttura. Gli altri 6 medici di famiglia che operano nella palazzina della Asl, invece, chiedono un luogo più ampio e in cui le condizioni di sicurezza siano maggiori per poterli eseguire, evitando assembramenti, promiscuità e pretendendo un trattamento degli strumenti e dei rifiuti speciali eseguito da personale specializzato per conto della Asl con relativa sanificazione regolare degli ambienti.
     

     
    Per questo hanno scritto al loro sindacato, alla Cgil Funzione Pubblica Sanità, al sindaco di Ariccia, alla direzione sanitaria della Asl Roma 6 . Stamattina allo Spolverini è intervenuta anche una pattuglia della Polizia Locale per accertare le condizioni di sicurezza e il trattamento dei rifiuti speciali a livello comunale.
     
     
    " Stiamo combattendo una guerra contro la pandemia - ha detto la dottoressa Serena Mastroianni,-  da molti anni impegnata sul campo in ambito sanitario, non c'è tempo da perdere, intanto iniziamo con i nostri pazienti che ne hanno fatto richiesta. Abbiamo tutte le autorizzazioni, e in alcuni casi abbiamo testato alcuni pazienti positivi e messi in isolamento, evitando il contagio del virus. Per quanto riguarda la sede dove farli e i rifiuti speciali da trattare, la Asl Roma6 dipartimento igiene e sanità pubblica ci ha autorizzato e ci prendiamo tutte le responsabilità, rispettando le disposizioni date. Se ci indicheranno luoghi diversi, più ampi e spaziosi degli spazi che abbiamo ora a disposizione, ci adegueremo, ma al momento abbiamo questa situazione e non c'è tempo da perdere, andiamo avanti con i test rapidi ai nostri pazienti " .

     

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