"La regina degli scacchi": su Netflix una favola drammatica da far innamorare

Pubblicato: Domenica, 08 Novembre 2020 - redazione attualità

regina scacchi1 ilmamilioROMA (serie tv) - Uscita da pochissimi giorni è già molto apprezzata dal pubblico. Peccato si tratti di soli 7 episodi

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Diciamolo subito: Anya Taylor-Joy nel ruolo di Elizabeth "Beth" Harmon è semplicemente perfetta.

E non a caso la serie Netflix (che ha il torto di essere davvero troppo breve) è tra le più amate del momento nonostante tratti di una "nicchia", gli scacchi, che tale resta.

 

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"La regina degli scacchi", diretta da Scott Frank, è un cameo nel già prodigo panorama di cioccolatini dal cuore fondente della casa di produzione statunitense.

Tanto gustosa, pur nella drammaticità di una storia che però dopo aver quasi raschiato il fondo del barile conquista la meritata e definitiva redenzione (il successo ne è fatale quanto naturale conseguenza), da apparire irresistibile.

Anche per chi di scacchi non ne capisce nulla.

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Il fatto è che quella di Beth Harmon è una bella favola, di quelle di cui c'è sempre tanto bisogno. Figurarsi di questi tempi. Orfana e biorfana, campionessa di talento e droghe (non per scelta, va detto), Beth costruisce con apparente assoluto distacco dalle questioni materiali una carriera che non è mai fine a se stessa. E' anzi percorso che parte dall'inferno ed all'inferno per lunghi tratti della storia rischia di ricadere.

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Ma c'è spazio per la gloria e per la redenzione: perché nel gettarsi anima e cuore - lontana dai piaceri mondali e quasi impalpabile nella bellezza di un personaggio da togliere il fiato e del quale innamorarsi ma senza aspettarsi nulla in cambio - Beth riesce non solo a toccare il tetto del mondo ma anche a recuperare se stessa.

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Un personaggio bellissimo, a tratti irreale, circondato da tante altre belle figure positive; anzi, a guardare bene sembra che a mancare nella serie sia il "cattivo". Non ce n'é, davvero, e questo fa ancora più bene senza mai diventare stucchevole.

Impossibile? Vedere per credere.

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Domanda d'obbligo: c'è da attendersi un seguito? Verrebbe da dire "no, grazie" per il semplice motivo che sarebbe davvero difficile riprendere a tessere l'ordito che si chiude, mirabilmente, al termine dell'episodio 7. Ma il successo che gli amanti di Netflix stanno tributando alla serie potrebbe indurre gli autori in tentazione.

E da una parte, certamente, sarebbe un peccato. Dall'altra, probabilmente, una stagione 2 conferirebbe al personaggio ed alla serie una profondità differente e più solida.

Sempre che sia possibile iterare la magia delle prime 7 puntate.

La Regina degli scacchi: voto 9/10.

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